Uva da tavola: gli impegni della Regione Puglia

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Presso la sede dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, su invito dell’Assessore Donato Pentassuglia, lo scorso 12 ottobre si sono incontrati istituzioni del territorio e i produttori di uva da tavola, alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria e del comitato per l’emergenza per un confronto sulle azioni da mettere in atto a beneficio di un comparto agricolo che, stante la crisi energetica e i cambiamenti climatici, subisce condizioni di mercato ormai inaccettabili.
Oltre all’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, presenti il consigliere regionale e presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Copagri, del comitato per l’emergenza, le associazioni di categoria e il sindaco dei Comuni di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e la consigliera comunale di Mola di Bari, Mariantonietta Colonna.
Rincari costi di produzione, guerra in Ucraina, stato di calamità sono alcuni dei problemi che stanno avendo impatti traumatici sulle aziende agricole. Primo fra tutti i prezzi dell’uva da tavola spesso al di sotto dei 50 centesimi al chilogrammo, che al consumo arrivano a salire fino a 4 euro.
Rinnovo varietale e diversificazione, contributo straordinario con l’utilizzo della Misura 22 del Programma di Sviluppo Rurale e naturalmente una relazione proattiva con la Grande Distribuzione Organizzata, per ridare forza al comparto dell’uva da tavola, in una rinnovata ottica di promozione del prodotto pugliese: sono questi gli assi portanti sui quali lavorare in un’ottica di programmazione a lungo, medio e breve termine, rimanendo compatti con tutti gli attori della filiera. Condizioni imprescindibili per affrontare le criticità che investono il settore dell’uva da tavola in Puglia secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, ma senza dimenticare le questioni dei carburanti agricoli e del costo dell’energia, da discutere con urgenza con il nuovo governo, insieme al tema delle garanzie bancarie.

“E’ stata garantita a tutti – ha scritto in una nota il Sindaco Raimondo Innamorato – ampia disponibilità di partecipazione e di discussione sulle molteplici criticità che stanno determinando una riduzione importante degli introiti e della redditività nella coltivazione del nostro miglior prodotto, a cominciare

dal prezzo di ‘cessione’ al chilogrammo che non copre le svariate spese di produzione. Occorre intervenire, quindi, sulle condizioni che stanno generando questa flessione, per il futuro ma soprattutto per il presente”.
Le misure proposte spaziano tra rinnovo varietale (con dismissione degli impianti che ospitano colture ‘obsolete’), contributo straordinario mediante l’impiego della Misura 22 del Programma di Sviluppo Rurale, relazione proattiva con la Grande Distribuzione Organizzata, incentivazione e supporto all’associazione in consorzi e contratti di rete, agevolazioni su prestiti agrari e promozione del prodotto con valorizzazione del marchio IGP pugliese: sono questi gli assi portanti sui quali lavorare in un’ottica di programmazione a lungo, medio e breve termine, rimanendo compatti con tutti gli attori della filiera.
“Per superare questa crisi – ha affermato il Sindaco di Noicattaro – è necessario condividere una strategia comune, restando insieme. Ed è quello che abbiamo fatto con Regione, comuni (vocati alla produzione dell’uva da tavola), associazioni di categoria e comitato per l’emergenza. Lo dobbiamo a tutto il comparto, affinché non subisca ulteriormente gli effetti dell’incremento dei costi e speculazioni, e lo dobbiamo anche ai consumatori finali, oltre che alle migliaia di famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese”.
L’Assessore Regionale, al termine della discussione, ha rinviato i presenti ad una seduta di aggiornamento per definire concretamente le azioni da intraprendere.

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