“Sono state implementate le procedure previste in tale situazione, aumentando la prontezza al combattimento di alcune unità e servizi militari”. Così Piotr Miller, il portavoce del governo, su Twitter dopo la riunione del Comitato per la sicurezza riunitosi stasera a Varsavia dopo la caduta di missili in Polonia, al confine con l’Ucraina. “C’è stata un’esplosione nel distretto di Hrubieszów, che ha provocato la morte di due cittadini polacchi. Le autorità stanno facendo chiarezza sulla questione”, ha affermato.
Miller ha poi fatto sapere che “stiamo valutando le procedure di cui all’art. 4 del Patto Atlantico”. “Il presidente polacco Andrzej Duda ha appena finito di parlare con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Verifichiamo le premesse dell’articolo 4 della Nato. Siamo in contatto con i nostri alleati e ci aspettiamo colloqui con la parte americana”.
Trattato Nato, articolo 4: cosa dice
“Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”.
L’articolo 4 del trattato della Nato copre dunque uno scenario in cui uno stato membro si sente minacciato da un altro Paese o un’organizzazione terroristica.
I membri dell’Alleanza sono tenuti quindi ad avviare consultazioni su richiesta del membro che si sente minacciato, per valutare se questa minaccia esista e come contrastarla. Le decisioni dovranno essere raggiunte in modo unanime. L’articolo non prevede, quindi, che vi siano una diretta pressione ad agire. In passato, l’articolo è stato attivato diverse volte, per esempio un anno fa quando soldati turchi sono stati uccisi in un attacco in Siria. In quel caso la Nato decise di consultarsi ma non intraprese nessuna azione. (Adnkronos)