Missili in Polonia, Tre le ipotesi in esame

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(Adnkronos) – Fonti di intelligence occidentale non escludono la possibilità che i missili che hanno colpito la Polonia, provocando la morte di due persone, siano stati lanciati, comunque per errore, dai russi. Al momento sono tre le ipotesi in esame, precisano le fonti contattate dall’Adnkronos. Missili russi lanciati da bombardieri strategici potrebbero non aver funzionato bene ed essere finiti per errore in Polonia.

Una seconda ipotesi considera che la traiettoria di missili russi lanciati da bombardieri strategici possa essere stata deviata dalla contraerea ucraina che, intercettandoli, ha fatto cadere i resti in Polonia.

Infine, potrebbero essere missili dei sistemi della contraerea ucraina S-300 lanciati per colpire i missili russi che non hanno funzionato correttamente e sono precipitati in Polonia.

Missili in Polonia, “potrebbero essere razzi antiaereo ucraini”

Il missile caduto in Polonia potrebbe essere un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina. Lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai leader del G7, secondo quanto riportato dalla Dpa. Biden avrebbe parlato di un missile del sistema S-300 durante una riunione di emergenza a margine del vertice del G20 a Bali. Nel corso del briefing con i giornalisti dopo l’incontro, il presidente Usa ha detto che le informazioni preliminari mostravano che era “improbabile” che il missile fosse stato lanciato dal territorio russo.

Varsavia aveva confermato in precedenza che il razzo “con ogni probabilità” era di fabbricazione russa ma anche di non disporre di “prove conclusive” per stabilire al momento chi abbia effettuato il lancio. Sia l’Ucraina che la Russia utilizzano missili di progettazione sovietica.

Il presidente polacco Andrzej Duda ha definito l’episodio “isolato” e ha evidenziato che “non ci sono indicazioni” sulla possibilità che una situazione analoga si verifichi di nuovo. “Al momento non abbiamo nessuna prova conclusiva che indichi chi ha lanciato il missile… Con ogni probabilità è di fabbricazione russa, ma è tutto ancora oggetto di indagine”, ha detto Duda alla stampa. In precedenza, il ministero degli Esteri di Varsavia aveva fatto riferimento ad un missile di fabbricazione russa senza apparenti dubbi.

Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato un innalzamento dell’allerta nei cieli del paese e di alcuni reparti delle forze armate. “Abbiamo deciso di incrementare l’allerta di unità selezionate delle forze armate polacche, con particolare attenzione al controllo dello spazio aereo”, ha detto il primo ministro, chiedendo alla popolazione di “mantenere la calma in relazione a questa tragedia. Rimaniamo prudenti, non facciamoci manipolare: dobbiamo essere pronti ad affrontare fake news e operazioni di propaganda”.

Contemporaneamente, dalla Russia il ministero della Difesa ha bollato cone “provocazione deliberata” le ricostruzioni che chiamano in causa Mosca. “Le dichiarazioni dei media e dei funzionari polacchi sulla presunta caduta di missili ‘russi’ nell’area di Przewodów sono una deliberata provocazione per aggravare la situazione. Nessun attacco su obiettivi vicino al confine di stato ucraino-polacco è stato effettuato con razzi russi”, si legge in una nota.

Missili in Polonia, Varsavia: “Russia? Non ci sono prove definitive”

Il missile caduto nel territorio della Polonia, al confine con l’Ucraina, “con ogni probabilità” è di fabbricazione russa ma Varsavia non dispone di “prove conclusive” per stabilire al momento chi abbia effettuato il lancio. Il presidente polacco Andrzej Duda ha definito l’episodio “isolato” e ha evidenziato che “non ci sono indicazioni” sulla possibilità che una situazione analoga si verifichi di nuovo. “Al momento non abbiamo nessuna prova conclusiva che indichi chi ha lanciato il missile… Con ogni probabilità è di fabbricazione russa, ma è tutto ancora oggetto di indagine”, ha detto Duda alla stampa. In precedenza, il ministero degli Esteri di Varsavia aveva fatto riferimento ad un missile di fabbricazione russa senza apparenti dubbi.

Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato un innalzamento dell’allerta nei cieli del paese e di alcuni reparti delle forze armate. “Abbiamo deciso di incrementare l’allerta di unità selezionate delle forze armate polacche, con particolare attenzione al controllo dello spazio aereo”, ha detto il primo ministro, chiedendo alla popolazione di “mantenere la calma in relazione a questa tragedia. Rimaniamo prudenti, non facciamoci manipolare: dobbiamo essere pronti ad affrontare fake news e operazioni di propaganda”.

Contemporaneamente, dalla Russia il ministero della Difesa ha bollato cone “provocazione deliberata” le ricostruzioni che chiamano in causa Mosca. “Le dichiarazioni dei media e dei funzionari polacchi sulla presunta caduta di missili ‘russi’ nell’area di Przewodów sono una deliberata provocazione per aggravare la situazione. Nessun attacco su obiettivi vicino al confine di stato ucraino-polacco è stato effettuato con razzi russi”, si legge in una nota.

Missili in Polonia, oggi vertice Nato

Il segretario generale Jens Stoltenberg presiederà oggi un vertice d’emergenza della Nato dopo quanto avvenuto in Polonia, al confine con l’Ucraina. Nella giornata in cui la Russia ha lanciato decine di missili, un razzo è caduto in territorio polacco provocando 2 morti.

L’annuncio della riunione è arrivato nella serata del 15 novembre, quando la Polonia ha reso nota la valutazione del ricorso all’articolo 4 dei trattati della Nato: l’articolo prevede che un Paese membro, quando si sente minacciato, avvii consultazioni con gli altri alleati.

“Ho offerto le mie condoglianze per le vittime. La Nato sta monitorando la situazione e gli alleati si stanno consultando da vicino. E’ importante che tutti i fatti siano accertati”, ha twittato Stoltenberg nella serata del 15 novembre aver parlato con il presidente polacco Andrzej Duda.

A Bali, dove è in corso il G20, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha convocato un vertice d’emergenza. “Condanniamo i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato contro città e civili ucraini, colpendo le infrastrutture”, si legge nella nota congiunta G7-Nato. “Abbiamo discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia vicino al confine con Ucraina. Offriamo il nostro pieno supporto e assistenza per le indagini in corso in Polonia. Rimarremo in stretto contatto per determinare i passaggi successivi da compiere man mano che l’indagine procede”, prosegue il comunicato.

“Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino di fronte alle difficoltà in corso”. C’è la ferma condanna all'”aggressione russa, così come la nostra continua disponibilità a ritenere la Russia responsabile per il suo sfacciato attacchi alle comunità ucraine, proprio mentre il G20 si riunisce per affrontare gli impatti più ampi della guerra. Esprimiamo tutti le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime in Polonia e Ucraina”.  (Adnkronos)

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