“Lanciando una guerra ibrida contro la Russia, l’Occidente si avvicina alla guerra mondiale”. Lo ha scritto l’ex Presidente russo e vice Presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev in un tweet, esprimendosi sui missili finiti in una fattoria in Polonia. Gli ucraini, scrive Medvedev, considerano l’episodio “un attacco missilistico”.
Le accuse all’Occidente, al pari dei riferimenti alla Terza Guerra Mondiale, sono una costante nei messaggi che Medvedev affida ai social. “I paesi occidentali stanno spingendo il mondo a una guerra globale. E solo la vittoria completa e definitiva della Russia è una garanzia contro il conflitto mondiale”, scriveva Medvedev all’inizio di novembre.
Ad ottobre, invece, affermava che la fornitura a Kiev di lanciamissili multipli (Mlrs) dotati di munizioni a lungo raggio sarebbe diventata “la strada più veloce per una escalation del conflitto in Ucraina verso l’irreversibile conseguenza di una guerra mondiale”.
Ucraina torna a chiedere ‘no fly zone’
L’Ucraina torna a chiedere l’imposizione di una ‘no fly zone’ sul territorio del Paese dopo l’esplosione di due missili in territorio polacco. “Chiediamo di chiudere i cieli perché non il cielo ha confini” ha scritto il su Twitter il ministro della Difesa, Oleksii Resnikov, sottolineando che “è una realtà che avevamo denunciato”.
L’Ucraina ha ripetutamente chiesto l’istituzione di una no-fly zone dall’invasione russa di febbraio, perché renderebbe impossibile per la Russia attaccare obiettivi ucraini dal cielo. Tuttavia, i paesi della Nato sottolineano che una no-fly zone, che deve essere rafforzata con caccia, potrebbe facilmente portare a un conflitto diretto tra Nato e Russia.
Missili Polonia, Cina: “Mantenere calma, imperativi dialogo e negoziati”
“Tutte le parti devono mantenere la calma ed esercitare contenimento per evitare l’escalation della situazione. E’ imperativo portare avanti il dialogo e i negoziati e risolvere la crisi in modo pacifico”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in relazione all’esplosione di missili in Polonia, secondo quanto riporta Global Times.
Missili in Polonia, Erdogan: “Accusare Russia aumenta solo tensioni”
Accusare la Russia dopo aver scoperto che i missili caduti in Polonia non sono russi aumenterà ulteriormente le tensioni, ha affermato il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall’agenzia Anadolou.
Esiste “l’impressione generale che i missili caduti in Polonia non siano di fabbricazione russa”, ha dichiarato ancora Erdogan, parlando di possibile “errore tecnico”. “Rispetto la posizione della Russia, che ha detto che non si tratta di un suo missile. Per noi, questo è importante”, ha dichiarato ancora Erdogan, rispondendo a una domanda della Tass.
Il presidente turco ha quindi definito importanti le affermazioni del presidente americano Joe Biden, secondo cui “non sono missili di fabbricazione russa”. “Credo che insistere sul fatto che i missili fossero di fabbricazione russa gonfierà la vicenda. Piuttosto stiamo cercando il più possibile di far sedere Russia ed Ucraina allo stesso tavolo negoziale. A questo fine riteniamo che simili metodi, come le provocazioni, non siano corrette. La strada è quella che passa attraverso il dialogo”. (Adnkronos)