“Ecco cos’è successo”
(Adnkronos) – Una tifosa sale sul pullman della Nazionale, i giocatori – con il capitano Leonardo Bonucci in testa – la invitano a scendere. Il video sbarca sui social e i calciatori finiscono sul banco degli imputati, colpevoli di aver allontanato la tifosa che sul pullman dice di aver ricevuto l’autorizzazione del ct Roberto Mancini.
Bonucci, dal suo profilo Instagram, fa chiarezza. “In quanto capitano e a fronte di quanto mi viene recriminato, ci tengo a precisare che la ragazza che è salita sul pullman era stata più volte ripresa dal personale addetto, a fronte di vari tentativi di salire sul pullman senza alcuna autorizzazione, tantomeno dal Mister”, scrive il difensore della Juventus.
“Era stata ripetutamente invitata a non salire, avendo avuto già modo di farsi foto con quasi tutti i giocatori all’uscita dallo stadio, nella zona mista. Ignorando le regole è comunque salita e ha iniziato a riprendere quanto stava accadendo a bordo”, aggiunge.
“Il pullman della squadra, come gli spogliatoi, sono luoghi dove l’accesso ad estranei è chiaramente vietato. Se siamo in un mondo che si batte per il rispetto della privacy, allora anche noi giocatori, seppur personaggi pubblici, abbiamo diritto alla nostra, indipendentemente dai risultati o dall’andamento della stagione. L’importanza del sostegno dei tifosi per una squadra in questo caso non c’entra. C’entrano il rispetto per le regole, per le autorità e non in ultimo per gli esseri umani. Passare per il cattivo di turno non è mai un problema. Lo sarebbe invece passare per quello che si alza e allontana una persona senza motivo”, conclude.