Illuminazione dei borghi deve essere poetica

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La variante dell’illuminazione pubblica del Borgo Antico era attesa da anni poiché di sera la luce gialla era sì suggestiva, ma nel nostro caso cancellava l’azzurro non consentendo visite serali, inoltre i consumi erano sempre più elevati e un nuovo concept di illuminotecnica si rendeva sempre più necessario. La proposta fu fatta nel 2016 in occasione del Bilancio Partecipato al quale per la Pro Loco partecipai io con Peppino Carelli e Gianni De Tommaso con il progetto IL PAESE AZZURRO–PREMESSE e FINALITA’, finalizzato alla riqualificazione ambientale e alla crescita socio-culturale-turistica-lavorativa dell’intero territorio di Casamassima, valorizzando la storia, le tradizioni e i talenti locali, partendo dal centro antico sempre più conosciuto come Paese Azzurro. Gli interventi previsti erano “Illuminiamo il Paese Azzurro”, “Cartellonistica”, “Museo a Cielo Aperto” e “Promozione-Informazione”. Di pari passo il Comune doveva realizzare una volta per tutte i Piano Colore, Piano del Traffico, Piano Commerciale. L’illuminazione nell’ambito di un progetto di valorizzazione di un centro antico assume un ruolo fondamentale in grado di esaltare e rendere evidenti gli aspetti materici di uno spazio urbano, di un edificio, una strada cambiando lo scenario senza alterare le forme ma garantire l’identità architettonica e culturale considerando anche le tematiche dell’inquinamento e del risparmio energetico per la riduzione dei costi, e questo attraverso la redazione di un piano di illuminazione artistica specifico per mantenere comunque quell’alone romantico di poetica e di suggestione che avvolge lo spettatore proiettandolo in un’altra dimensione temporale e contemporanea al tempo stesso, e più che mai necessario nel nostro borgo atipicamente azzurro. La luce artificiale utilizzata deve essere uno strumento di conoscenza del borgo e della sua storia trasformandosi in un linguaggio architettonico articolato quale elemento sostanziale nell’ambito dell’intervento di riqualificazione. Questo purtroppo non è avvenuto nel nostro borgo, provvedendo alla semplice sostituzione delle vecchie lampade con LED piatti, senza alcuna possibilità di regolazione del flusso luminoso, illuminando a giorno il borgo in maniera uniforme con la perdita totale dell’aspetto suggestivo e romantico. L’azzurro si vede, ma non ha anima, e lì dove la tonalità è più chiara diventa bianco, specie perché manca il Piano Colore e Materico che imponga i colori storici e la calce. Un inconveniente che si sta verificando in molti comuni italiani dove si grida all’ ”ospedalizzazione dei centri storici e antichi” e all’alto grado di inquinamento dannoso sia per i monumenti che per le persone e che dovrebbe rispettare invece le leggi europee. L’obiettivo è quello di riqualificare con la luce un ambiente storico, con un occhio di riguardo al risparmio energetico e alla riduzione della luce dispersa, ma utilizzando un’illuminazione idonea come forma d’arte e di espressione interiore, progettando, creando e plasmando la materia e l’ambiente e in maniera corretta e funzionale per i percorsi limitando il più possibile l’abbagliamento in particolare sugli elementi storici da evidenziare. I LED ad alta tecnologia esistono in diversi colori e anziché quelli freddi e statici occorre optare per quelli versatili con variazione di temperatura, intensità e dinamicità cromatica con tonalità più calde per un’illuminazione artistica tale da realizzare delle vere e proprie scenografie variabili secondo le esigenze architettonico-monumentali o eventi particolari, che nel nostro caso faccia emergere l’identità cromatica unica del Paese Azzurro.

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