‘Cats’ romano di Piparo
“Sentivo il bisogno di fare un ‘Cats’ nuovo dopo 40 anni che viene rappresentato”. Così l’iconica colonia di gatti umanizzati che ha fatto la storia del musical, questa volta canterà in italiano e ballerà sulle rovine della Città Eterna. Debutta al Teatro Sistina di Roma l’adattamento di “Cats” firmato da Massimo Romeo Piparo, che ha ottenuto il permesso, mai concesso in precedenza, di ambientare nella capitale il musical per eccellenza, con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot. A 40 anni dal debutto a Broadway (datato 1982), ‘Cats’ sarà al Sistina dal 7 dicembre e sul palco la protagonista della produzione italiana sarà Malika Ayane, nel ruolo di Grizabella, la gatta-glamour che canterà l’intramontabile “Memory”.
“Un’esperienza stupenda – dice la cantautrice – stare due mesi a teatro con uno spettacolo che è da sempre uno dei miei preferiti è davvero un dono”. Come ti sei preparata a misurarti con un musical così iconico? “Intanto ho guardato tutte le versioni disponibili. Ho studiato tutte le artiste che mi hanno preceduta e ho cercato il mio modo di far vibrare Grizabella. E poi sono tornata a lezioni di canto, come faccio sempre prima di un impegno importante. Per poter mantenere la stessa intensità in tutte le tante repliche previste”. Malika confessa di essere stata preoccupata all’inizio di confrontarsi con i testi riadattati in italiano: “Ma Massimo (Romeo Piparo, ndr.) ha lavorato all’adattamento con una fedeltà incredibile e si è concesso dei riferimenti alla tradizione romana, dove c’erano dei riferimenti troppo britannici”.
Per la prima volta al mondo, il “Cats” di Massimo Romeo Piparo ha ottenuto dall’autore l’autorizzazione ad essere ambientato a Roma, in una ipotetica e futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti archeologici, con il Colosseo sullo sfondo. “Sarà un’occasione – sottolinea Piparo – per ribadire ancora una volta a tutto il mondo la centralità culturale e artistica della capitale italiana, della sua storia e del fascino che può conferire a storie prettamente anglosassoni come questa dei gatti Jellicle narrati da T.S.Eliot. Lo spettacolo – continua il regista – è stato riadattato, restando come sempre fedelissimo alla partitura musicale e allo spirito voluto dai suoi creatori, e avrà un’aderenza completa al gusto del pubblico italiano. I personaggi-gatti porteranno tutti uno stile e un carattere molto in linea con la nostra abitudine di interagire con questo animale-compagno di vita. Chi vorrà vedere lo spettacolo potrà vederlo solo a Roma”.
Insieme a Malika un grande cast di artisti e all’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello. Firma le coreografie Billy Mitchell, acclamato coreografo del West End londinese, attuale coreografo associato delle ultime produzioni di A.L. Webber, da School of Rock a Cinderella. Musica e danza, ma anche illusionismo e magia con gli effetti speciali affidati al gatto mago Mr. Mistoffelees. “Lo spettacolo è davvero magico. Passo le ore in teatro a guardare anche tutte le prove dei colleghi e non mi stufo mai”, sottolinea Malika che con Piparo al Sistina ha già lavorato per ‘Evita’. “Ormai con lui e al Sistina mi sento a casa. E poi io adoro confrontarmi anche con la recitazione. Mettersi a disposizione di un regista ed entrare in un personaggio è una cosa che mi piace moltissimo. L’idea di trasformarmi in un micio tutte le sere mi attira tantissimo”, aggiunge. Per poi confessare: “Mi piacerebbe alternare in maniera costante l’attività di cantante e quella di attrice. Ma bisogna che qualche regista mi chiami. Anzi, approfitto per lanciare un appello: mi piacerebbe fare anche un film”, ammette sorridendo.
Le repliche andranno avanti a grande richiesta, fino al 22 gennaio. “C’è stata una richiesta enorme, credo che il Covid abbia fatto tornare a tanti la voglia di esperienze dal vivo e anche la determinazione di non rimandare certi piaceri”. Quindi quest’anno niente Sanremo? “Senz’altro non in gara perché non c’erano proprio i tempi tecnici. Ma chissà, se qualcuno in gara mi chiede di raggiungerlo per un duetto, perché no?”, sorride l’artista che intanto è al lavoro su un nuovo disco: “Ho scritto parecchie canzoni e sarà un disco super sentito. Ma non so ancora quando uscirà perché voglio fare le cose per bene e con calma”.
In una speciale notte dell’anno, tutti i gatti del Jellicle si incontrano al Ballo Jellicle dove Old Deuteronomy (Fabrizio Corucci) il loro saggio e benevolo capo, sceglie e annuncia chi di loro potrà rinascere a una nuova vita da Jellicle. Ma la festa felina è turbata da due eventi: il rapimento di Old Deuteronomy e l’apparizione di Grizabella (Malika Ayane), l’affascinante gatta-glamour che, dopo aver lasciato i Jellicle per esplorare il mondo, soffre l’esclusione e il rifiuto del branco e lancia il suo appello disperato e malinconico con la struggente “Memory”. Tanti ancora i personaggi indimenticabili che popolano il Musical, tra gli altri il vecchio Gus (Fabrizio Angelini), un tempo celebre per la sua carriera di attore e l’appariscente Rum Tum Tugger (Luca Giacomelli Ferrarini), che vuole sempre essere al centro dell’attenzione. E ancora, il geniale Munkustrap (Sergio Giacomelli), che mette il suo coraggio a disposizione di tutti i membri della tribù, Mr. Mistoffelees (Pierpaolo Scida), il gatto ‘in smoking’ capace di compiere strabilianti magie, Bustopher Jones (Jacopo Pelliccia) e la coppia di abili ladruncoli Mungojerrie (Simone Ragozzino) e Rumpleteazer (Rossella Lubrino).
Anche nella versione italiana dello spettacolo – che a Broadway ha fatto registrare fino al 2006 il record mondiale di repliche consecutive, restando ancora oggi tra i primi quattro Musical più rappresentati della Storia – ci sono scenografie spettacolari e coreografie mozzafiato: sul palco il pubblico vedrà muoversi come veri felini gli artisti, tutti sottoposti a speciali e lunghissime sedute di trucco, in collaborazione con Mac Cosmetics, per una metamorfosi sorprendentemente realistica in un trionfo di miagolii, nasi neri, baffi, lunghe code e zampe felpate.
La direzione musicale dell’Orchestra dal vivo, nonché la programmazione dei suoni originali di “Cats”, sono affidate al Maestro Emanuele Friello, direttore di tutti i grandi successi firmati da Piparo, che annovera nel proprio curriculum “giovanile” la militanza all’interno dell’Orchestra originale di “Cats” nel West End londinese. Le scene – di suggestiva ambientazione archeologica romana – sono di Teresa Caruso, anch’essa presenza stabile del team di Piparo da oltre dieci anni, come la costumista Cecilia Betona a cui è stato affidato il delicato compito di supervisionare l’intero look della trasformazione realistica, da umano a felino, del cast.
“Cats” di Andrew Lloyd Webber è uno dei più famosi Musical nel mondo: ha battuto tutti i record di longevità, spettatori e incassi. E’ stato visto da oltre 73 milioni di persone e ha affascinato il pubblico in oltre 300 città nel mondo. La trama del Musical è basata sul libro di Thomas Stearns Eliot dal titolo “Old Possum’s Book of Practical Cats” (Il libro dei gatti tuttofare), raccolta di stravaganti e divertenti poesie nella quale i gatti sono i protagonisti. In quest’opera l’autore si sofferma sul comportamento e sulla psicologia felina, realizzando un vero e proprio amorevole omaggio ai gatti di tutti i tipi, da quelli giovani agli anziani, da quelli più allegri a quelli selvatici e aggressivi. Le poesie vennero scritte nel 1930 e firmate da Eliot con lo pseudonimo di “Old Possum” (Vecchio Opossum): perfette per un pubblico di grandi e piccoli lettori, furono poi pubblicate nel 1939, con la copertina illustrata da Eliot stesso.
Prodotto dal veterano Cameron Mackintosh e dalla Società di Sir A.L.Webber, The Really Useful Group, “Cats”, dopo un anno di grandi successi nel West End londinese, ha debuttato a Broadway nel 1982. La canzone “Memory” è un autentico classico, soprattutto per le incisioni di Elaine Paige e Barbra Streisand: sulle note di una melodia struggente, la gatta Grizabella riflette sulla propria solitudine, ripensando alla giovinezza perduta e alla felicità dei giorni passati, ma afferma anche il proprio desiderio e la speranza di ricominciare una nuova vita. Il brano è stato inciso da 150 artisti diversi tra cui anche Celine Dion, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Milva, Ute Lemper, Susan Boyle e nel recente film del 2019 da Jennifer Hudson.
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