Comincia giovedì dalle 9 del mattino fino alla sera la terza edizione di “C’è un medico in cucina”, autumn school di ristoceutica, la nuova disciplina che insegna a cucinare in modo salutistico, scegliendo alimenti con proprietà benefiche da abbinare in base alle conoscenze scientifiche e senza disperdere i principi attivi.
La prima giornata, nella sala Colafemmina del Comune di Acquaviva delle Fonti, vedrà la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e un parterre di docenti di alto profilo: la coordinatrice del Centro interdipartimentale “Cibo in Salute”, dell’Università di Bari, Filomena Corbo, la vicecoordinatrice Maria Lisa Clodoveo, docente di Scienze e tecnologie alimentari al dipartimento interdisciplinare di Medicina dell’Università di Bari, Andrea Maraschi, del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’università di Bari, Maria Calasso, del dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti, Marilena Muraglia, del Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco Università degli Studi Aldo Moro Bari, Mauro Niso, Food Blogger & Food Creator, docente del Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco Università degli Studi Aldo Moro, Stefania De Santis Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco, Giovanni De Pergola, Associato di Medicina Interna Uniba e Responsabile Centro per la ricerca e cura dell’obesità e delle malattie del metabolismo IRCSS De Bellis Castellana Grotte, Pasquale Crupi, del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina
Medici, farmacologi, chef e docenti, tutti uniti da una missione: rinsaldare – anche preparando direttamente i piatti – il legame tra cibo e salute, un binomio oggi sempre più inscindibile, vista la crescente consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione nel prevenire le malattie.
L’evento è organizzato dall’associazione Tipica Puglia in collaborazione con il Comune di Acquaviva delle Fonti, l’Università di Bari, e in particolare con il Centro interdipartimentale “Cibo in salute”, l’istituto Alberghiero Mauro Perrone di Castellaneta (Ta) e con il contributo della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale”.