Sono quasi sei milioni gli ucraini senza elettricità nel Paese. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, mentre il servizio di emergenza di Kiev ha fatto sapere che nove persone hanno perso la vita a causa di incendi scoppiati dopo che erano state infrante le norme di sicurezza nel tentativo di riscaldare le loro case dopo gli attacchi russi alle centrali elettriche. ”Solo nell’ultimo giorno ci sono stati 131 incendi in Ucraina, 106 dei quali in zone residenziali. Nove persone sono morte, otto sono rimaste ferite”, ha detto il servizio di emergenza.
“Stiamo preparando contromisure, ancora più potenti di quelle attuali”, ha fatto sapere Zelensky con un messaggio alla Russia nel suo consueto punto sulla guerra affidato ai canali social e a Telegram. “I problemi principali sono la regione di Donetsk, quella di Luhansk, di Kharkiv, di Zaporizhzhia, di Kherson, la Crimea, i territori in prima linea e il nostro confine. Stiamo analizzando le intenzioni degli invasori e stiamo preparando contromisure ancora più potenti di quelle attuali”, ha detto il presidente che si è soffermato in particolare sul tema dell’”energia e della comunicazione”.
La Russia nelle ultime settimane ha colpito sistematicamente infrastrutture e rete energetica, provocando frequenti e prolungati blackout in molte aree dell’Ucraina: “Lavoratori del settore dell’energia, tutti i nostri servizi stanno facendo di tutto per stabilizzare il sistema e dare alle persone più energia e più a lungo. E voglio sottolineare ancora una volta: è molto importante che le persone capiscano quando e per quanto tempo rimarranno senza elettricità”, sono state le parole del presidente.
Ucraina-Russia, Macron: “Parlerò con Putin, negoziare è possibile”
Emmanuel Macron conferma l’intenzione di parlare con Vladimir Putin, anticipata nei giorni scorsi da fonti dell’Eliseo, per cercare una via d’uscita rispetto alla guerra tra Ucraina e Russia. In un’intervista alla tv americana Abc in occasione della sua visita a Washington, il presidente francese ha detto che nei prossimi giorni avrà un colloquio telefonico con il presidente russo, con cui l’ultimo contatto risale all’11 settembre. Putin “ha commesso un errore – ha detto Macron – È impossibile tornare al tavolo e negoziare qualcosa? Penso che sia sempre possibile”. Poi il presidente ha spiegato che per il colloquio con il presidente russo voleva aspettare la visita a Washington e “avere una discussione approfondita con il presidente Biden e i nostri team”.
Ucraina, Lavrov: “Su rapporti con Occidente non si torna indietro”
Sui rapporti con l’Occidente non si torna indietro, la Russia non li ripristinerà come erano prima del conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel corso di una conferenza stampa. “E’ chiaro che se, e quando, a un certo punto i nostri vicini occidentali e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, da parte nostra non ci sarà alcun ripristino. Perché il ripristino significa quello che era prima. Ma questo non è possibile”, ha detto Lavrov citato dalla Ria Novosti.
“Quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l’Occidente propone ed è chiaro che dovrebbe esserci un nuovo inizio di interazione”, ha sottolineato Lavrov.
”L’Osce è diventata un’organizzazione sempre più marginale”, anche a causa dei ”tentativi espansionistici della Nato” e alla volontà di ”privatizzazione da parte dell’Occidente”, ha detto ancora Lavrov, accusando la ”Polonia di stare affossando l’Osce”. ”Approfittando della superiorità numerica in questa organizzazione, l’Occidente ha cercato per molti anni di realizzarne la privatizzazione e, probabilmente, è più corretto dire che stanno cercando di effettuare un sequestro dell’Osce per soggiogare quest’ultima piattaforma”, ha detto durante un briefing.
”La sicurezza in Europa si sta frammentando e l’Osce sta diventando, per usare un eufemismo, un’entità sempre più marginale”, ha aggiunto Lavrov. “Negli ultimi anni, i presidenti di turno dell’Osce non sono stati intenzionati a interrompere questa tendenza negativa. Gli svedesi sono stati presidenti l’anno scorso e hanno smesso di agire come intermediari onesti”, ha aggiunto Lavrov affermando che ”sono stati gli svedesi a iniziare a preparare i funerali dell’Osce. I nostri vicini polacchi hanno diligentemente scavato una fossa per questa organizzazione per tutto quest’anno, distruggendo i resti della cultura del consenso”.
Ucraina, Michel vede Xi: “Ue conta su Cina per la fine della guerra”
L’Unione europea conta sul contributo della Cina ”per mettere fine alla brutale occupazione e distruzione dell’Ucraina da parte della Russia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel durante un incontro a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping durato circa tre ore. Si tratta dell’incontro di persona di maggiore livello tra la Ue e la Cina dall’inizio della pandemia nel 2020 ed è stata ”l’opportunità per condurre un dialogo sincero e aperto”, ha fatto sapere il Consiglio Ue.
Come membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la Cina, ha detto Michel, dovrebbe richiamare la Russia al rispetto dei principi chiave della Carta dell’Onu. Sia Michel, sia Xi hanno definito ”irresponsabili e altamente pericolose le minacce nucleari”.
L’incontro con Xi, ha proseguito Michel, è stata un’opportunità per confrontarsi sulle varie sfide e crisi in atto, oltre che per parlare dei rapporti tra l’Unione europea e la Cina.
Adnkronos