Guerini incontra il Ministro Kishi

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Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha incontrato quest’oggi a Tokyo, nel corso di una visita di Stato in Giappone, il suo omologo nipponico, Nobuo Kishi. Guerini: “Tra Italia e Giappone rapporti dalle radici profonde, cementati dai comuni valori di libertà, democrazia e garanzia dello stato di diritto: principi da difendere con una adeguata capacità di deterrenza. Le grandi nazioni democratiche devono, infatti, farsi carico di tutelare i principi cardine dell’ordinamento internazionale. Sulla libertà di navigazione, medesima sensibilità tra i due Paesi”.

“I nostri Paesi sono legati da rapporti che affondano le proprie radici nel tempo e che sono oggi cementati da un’ampia comunanza di valori, a partire da quelli fondamentali di libertà, democrazia e garanzia dello stato di diritto”.

Così il Ministro italiano della DifesaLorenzo Guerini, dopo aver espresso al collega Nobuo Kishi soddisfazione per un incontro proficuo, avvenuto finalmente di persona a seguito di due anni di limitazioni dovute alla pandemia. “Si tratta di valori irrinunciabili, che però non rappresentano, purtroppo, una conquista definitiva, al riparo da qualsiasi minaccia: la recente aggressione dell’Ucraina, da parte della Russia, ne è la triste conferma. Vanno quindi salvaguardati con costanza e fermezza: facendo sì che i Paesi liberi siano sempre nella condizione di difenderli, attraverso una adeguata capacità di deterrenza, che passa anche dal consolidamento delle intese reciproche. Le grandi nazioni democratiche” – ha proseguito il Ministro Guerini – “Devono farsi carico di difendere i principi cardine dell’ordinamento internazionale, posti a presidio della civile convivenza tra i popoli. Per questo vedo una forte connessione tra le azioni di tutela della sicurezza e delle libertà poste in essere nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano e nell’Indo-Pacifico: scacchieri fortemente connessi, anche da questo punto di vista”.

Al centro del dialogo – oltre all’evoluzione dell’invasione russa dell’Ucraina, per la quale entrambi i Paesi hanno ribadito la più totale condanna, rinnovando il loro comune impegno per un ripristino della sovranità e dell’integrità territoriale della nazione aggredita – il pieno sostegno dell’Italia alla strategia dell’Unione Europea per garantire la promozione e lo sviluppo di nuove capacità da dispiegare in tutti i settori operativi allo scopo di affrontare più efficacemente nuove realtà, nuove minacce e sfide. Se, da un lato, il Mediterraneo e i bacini immediatamente contigui permangono al centro dell’azione della Difesa italiana, egualmente appare opportuno un rafforzamento, sotto l’egida dell’Unione Europea e al fianco dei partner asiatici, del coordinamento delle attività nell’Indo-Pacifico: area di sempre maggiore rilevanza per la stabilità dell’ordine internazionale, per peso economico, demografico e politico. Italia e Giappone condividono un approccio volto alla salvaguardia dei principi che ne sono alla base. Appare quindi naturale, a garanzia di questi valori, il comune impegno dei due Paesi, sia a livello globale sia nelle aree geografiche di appartenenza. “La distanza geografica tra Europa e Indo-Pacifico – ha aggiunto il Ministro – “è, infatti, molto minore di quanto possa sembrare e le implicazioni di sicurezza delle due regioni si influenzano reciprocamente. Questo aspetto trova conferma anche nel fatto che, nel contesto delle decisioni dell’agenda NATO 2030, gli Alleati abbiano concordato di rafforzare il dialogo politico e la concreta cooperazione con i partner dell’area Asia-Pacifico”.

“L’Italia, con i propri partner europei” – ha dichiarato il Ministro Guerini – “Ha inteso evidenziare la fondamentale importanza della salvaguardia dei beni comuni globali, facendone espressa menzione nella ‘Bussola Strategica’: documento recante le linee guida in tema di Sicurezza e Difesa dell’Unione Europea, adottato lo scorso 21 marzo”. Guerini ha poi specificato “in tale ambito, viene contemplato un pieno coinvolgimento dell’Unione nei processi per il mantenimento e il rafforzamento dell’ordine internazionale, anche assicurando il libero accesso al ciberspazio, l’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico e garantendo la sicurezza degli spazi aerei e marittimi. L’Italia sostiene con convinzione questo impegno di natura strategica, che ci unisce peraltro al Giappone in una medesima sensibilità”.

L’incontro è stato anche l’occasione per approfondire lo stato dei legami bilaterali tra le rispettive Forze Armate, con particolare riferimento alla sottoscrizione del Technical Arrangement tra l’Aeronautica Militare italiana e quella giapponese: accordo che prevede l’addestramento avanzato di piloti giapponesi in Italia presso l’International Flight Training School (IFTS)“Una sinergia” – ha aggiunto Guerini – “Che favorirà un utile scambio di esperienze, specificatamente nel settore di addestramento al volo con possibilità di ulteriori cooperazioni industriali nell’ambito dei velivoli per addestramento avanzato”.

Grande importanza è stata riservata anche alla cooperazione industriale nel settore della Difesa: area che, dall’aprile 2019, vede collaborare Italia e Giappone in un ambizioso progetto di implementazione di tecnologie ed equipaggiamenti, fondato sulla positiva condivisione di osservazioni e buone pratiche. Il progetto è culminato, nel gennaio 2021, nella terza edizione del Joint Working Group: forum che ha consentito di mettere a fattor comune idee e piani di sviluppo in fatto di sistemi per la Difesa. In termini di sviluppo tecnologico, l’Italia attribuisce, inoltre, grande importanza al progetto “Tempest”, per lo sviluppo di un sistema di 6^ generazione che definirà le tecnologie più avanzate e determinerà il futuro dell’industria aerospaziale. L’ambizione italiana è di rendere questo programma un modello per future collaborazioni industriali per le quali il nostro Paese vede nel Giappone un partner strategico.

“Tra gli elementi di vicinanza fra Italia e Giappone” – ha infatti evidenziato il Ministro della Difesa italiano – “C’è quel particolare equilibrio tra rispetto della tradizione e vocazione all’innovazione che caratterizza entrambi i Paesi. Proprio nel campo della tecnologia, e in particolare della tecnologia applicata alla sicurezza, riteniamo che l’intesa tra le nostre Nazioni sia aperta a ulteriori e interessanti progressi”.

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