Ucraina, Russia: “Vaticano si è scusato per parole Papa, incidente chiuso”
La Russia ha ricevuto una dichiarazione ufficiale di scuse dal Vaticano per le parole di Papa Francesco su ceceni e buriati, “l’incidente è chiuso”, ha detto giovedì la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing.
“Proprio in queste ore, per via diplomatica, è arrivata dal Vaticano una dichiarazione ufficiale del Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin”, in cui si dice che il Vaticano “si scusa con la parte russa, la Santa Sede ha profondo rispetto per tutti i popoli della Russia, la loro dignità, fede e cultura, così come per gli altri Paesi e popoli del mondo”.
In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi al magazine dei gesuiti “America” Papa Francesco aveva definito “ceceni e buriati i più crudeli tra i militari russi”.
Il portavoce del Vaticano Matteo Bruni conferma che “ci sono stati contatti diplomatici” da parte della Santa Sede con Mosca in riferimento alle parole riferite dalla parte russa sulle scuse del Vaticano”.
Ucraina, Putin: “Inflazione Europa? Effetto sanzioni contro Russia”
Gli alti tassi di inflazione europea, in alcuni Paesi aumentata a livelli “proibitivi”, sono stati tra gli effetti delle sanzioni imposte alla Russia per il conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, in una riunione del Consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali. “Cosa ha ottenuto l’Europa imponendo restrizioni? Prima di tutto un’impennata dell’inflazione senza precedenti, come dicono gli economisti, in casa propria, nell’Eurozona”, ha detto Putin, citato dall’agenzia di stampa Tass.
“Imponendo sanzioni, i Paesi occidentali hanno cercato di spingere la Russia verso la periferia dello sviluppo mondiale, ma non prenderemo mai la strada dell’autoisolamento e dell’autarchia”, ha aggiunto Putin, secondo cui la Russia, al contrario, punta ad espandere la cooperazione con tutti gli Stati “interessati” e che “capiscono chiaramente quali sono i propri interessi nazionali e quali quelli degli altri”.
Il nostro commercio estero si sta spostando verso regioni e mercati dinamici, verso Paesi in via di sviluppo”, ha proseguito il presidente, precisando che ciò accade “da molti anni e non è in relazione agli eventi attuali nel mondo”.
Ucraina, ambasciatori di Russia e Bielorussia non invitati per saluti Natale al Quirinale
A causa della crisi internazionale determinata dalla guerra in Ucraina, gli ambasciatori in Italia della Federazione russa e della Bielorussia non sono stati invitati all’incontro di domani al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Corpo diplomatico accreditato nel nostro Paese, per il tradizionale scambio degli auguri natalizi. Una decisione del ministero degli Esteri condivisa con gli altri Paesi europei occidentali, come già accaduto il primo giugno scorso, in occasione del concerto offerto per la Festa della Repubblica.
Ucraina, lo scenario: attacco di Russia e Bielorussia sarebbe flop
– Se Russia e Bielorussia unissero le forze per un’offensiva nella guerra contro l’Ucraina non sarebbero in grado di centrare obiettivi. E’ lo scenario delineato dall’intelligente della Gran Bretagna, che monitora le manovre congiunte tra Mosca e Minsk. Il recente dispiegamento da parte della Russia di unità aggiuntive di riservisti in Bielorussia, e le esercitazioni delle truppe bielorusse difficilmente permetteranno di costituire una forza in grado di condurre con successo un nuovo assalto nel nord dell’Ucraina, in base alla valutazione dell’intelligence nell’ultimo rapporto sulla situazione sul terreno in Ucraina divulgato dal ministero della Difesa di Londra.
“Il 13 dicembre 2022 – vi si legge – la Bielorussia ha avviato un’ispezione improvvisa per verificare la prontezza operativa delle proprie forze: secondo quanto riportato, esercitazioni sarebbero in corso nella parte nordoccidentale del paese, lontano dal confine ucraino. La Russia ha inoltre recentemente dispiegato in Bielorussia unità extra di riservisti mobilitati. La Bielorussia ha svolto un ruolo chiave nell’assalto della Russia a Kiev dal 24 febbraio 2022. Tuttavia, è improbabile che le truppe bielorusse e le unità russe impegnate nelle esercitazioni costituiscano attualmente una forza in grado di condurre con successo un nuovo assalto nel nord dell’Ucraina”. (Adnkronos)