ESTERI

Taiwan, cacciatorpediniere Usa nello Stretto…

(Adnkronos) – La Marina degli Stati Uniti ha comunicato che il suo cacciatorpediniere missilistico USS Milius ha attraversato lo Stretto di Taiwan, precisando che si tratta di un “transito di routine”. Il passaggio della nave militare Usa avviene nel mezzo delle tensioni nella regione e una settimana dopo che l’esercito cinese ha terminato le manovre militari vicino all’isola. La Settima Flotta degli Stati Uniti, attraverso un comunicato, ha indicato che il transito è avvenuto in “acque in cui vigono le libertà di navigazione e di sorvolo in alto mare in conformità al diritto internazionale. La nave è transitata attraverso un corridoio dello Stretto che si trova al di là del mare territoriale di qualsiasi Stato costiero”, prosegue la lettera, osservando che questa azione “dimostra l’impegno degli Stati Uniti per un Indo-Pacifico libero e aperto”.

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Ucraina, nessuna tregua di Pasqua: due ragazzi uccisi in raid Russia

(Adnkronos) – Anche nel giorno in cui si celebra la Pasqua ortodossa, sull’Ucraina continuano gli attacchi dei russi che hanno bombardato nella notte la regione di Mykolayiv provocando la morte di due adolescenti. Lo denuncia il governatore militare della regione, Vitaly Kim. Anche nella regione di Zaporizhzhya viene denunciato quello che il capo dell’amministrazione militare, Yuri Malashko, definisce un “attacco massiccio” da parte di Mosca. Nel bombardamento danneggiata anche una chiesa dove non è stato possibile celebrare la messa di Pasqua. “Niente è sacro, neanche la notte della resurrezione”, ha scritto Malashko.   ZELENSKY – “Oggi celebriamo la resurrezione di Cristo, il principale simbolo di vittoria: la vittoria del bene, della verità, della vita. Celebriamo la Pasqua con un’incrollabile fede nell’irreversibilità di queste vittorie”. E’ quanto ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un messaggio in occasione della Pasqua ortodossa. “La guerra non può cancellarci, non può cancellare i nostri valori, le nostre tradizioni, le nostre festività”, ha aggiunto il presidente ucraino

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Ucraina, Russia: “Wagner conquista altre due aree di Bakhmut”

(Adnkronos) – Il gruppo Wagner ha preso il controllo di altre due aree di Bakhmut, nel Donbass. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. “Nella direzione di Donetsk, combattimenti feroci sono proseguiti nella città di Artyomovsk (Bakhmut, ndr)”, si legge in una nota in cui si precisa che “le unità d’assalto di Wagner sono avanzate con successo, conquistando due aree nella periferia settentrionale e meridionale della città”. Nel comunicato si afferma che i paracadutisti dell’esercito russo stanno sostenendo l’avanzata del gruppo di mercenari. 

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Russia, Prigozhin: “Putin fermi la guerra in Ucraina”

(Adnkronos) – “Abbiamo raggiunto gli obiettivi”. Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari russi della Wagner, propone al presidente russo Vladimir Putin di cessare la guerra in Ucraina e concentrarsi sul consolidamento della presenza russa nelle aree occupate. La Russia ha proclamato l’annessione di 4 regioni sottratte all’Ucraina: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. La città di Kherson, occupata dai russi nelle fasi iniziali della guerra, da mesi è tornata sotto il controllo ucraino. Nelle altre zone del paese, si continua a combattere.  “Per le autorità (della Federazione Russa) e per l’intera società, è necessario porre una qualche forma di coraggioso punto finale all’operazione militare speciale”, scrive Prigozhin su Telegram, in un messaggio diffuso dal suo ufficio stampa e rilanciato da Ukrainska Pravda.   “L’opzione ideale – prosegue il capo della Wagner – è di annunciare la fine dell’operazione militare speciale e informare tutti che la Russia ha raggiunto gli obiettivi previsti. E in un certo senso li abbiamo veramente raggiunti. Abbiamo

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Ucraina, “forze speciali Russia distrutte”: nuovi documenti dal Pentagono

(Adnkronos) – La guerra in Ucraina ha distrutto le forze speciali, usate dalla Russia per operazioni clandestine, tanto che ci vorrà un decennio per ricostruire questa forza. E’ quanto emerge da nuovi documenti riservati del Pentagono, coinvolti nella fuga di notizie, secondo quanto scrive il Washington Post.   Sottoposti a un durissimo addestramento di quattro anni, le forze speciali sono state creati per portare a termine missioni clandestine ad alto rischio, compreso l’apparente ordine di catturare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’inizio del conflitto. Ma i comandanti militari russi, poco convinti delle capacità delle truppe convenzionali, hanno inviato al fronte anche questa forza di elite, che è stata in gran parte distrutta nei combattimenti, nota l’intelligence americana. Ciò limita fortemente le capacità della Russia di usare tattiche clandestine a sostegno dei combattimenti convenzionali sia in Ucraina che in altre aree del mondo.  I documenti non riportano la cifra esatta delle forze speciali russe rimaste uccise, ma viene citato il caso

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Russia, Norvegia accusa: “Usa sue ambasciate a fini di spionaggio”

(Adnkronos) – L’intelligence della Norvegia accusa il governo russo di utilizzare le sue ambasciate e i suoi consolati “a fini di spionaggio”. “Non c’è motivo di pensare che la Russia abbia escluso la Norvegia dalle sue attività di spionaggio, come fa in altri Paesi”, ha dichiarato la direttrice del dipartimento di controspionaggio del servizio di sicurezza della Norvegia, Inger Hauglann, il giorno dopo la decisione del governo di Oslo di espellere 15 diplomatici russi.  Hauglann ha spiegato che i diplomatici russi espulsi stavano “cercando informatori” mentre svolgevano “attività estranee alla diplomazia”, riferisce la rete televisiva locale Nrk. Hauglann ha affermato che adesso la minaccia dello spionaggio russo “è diminuita con l’espulsione di questi diplomatici, anche se non del tutto scomparsa”. Infine, ha sottolineato che i 15 diplomatici erano in realtà “agenti segreti che agivano sotto copertura diplomatica” e ha precisato che devono lasciare il paese scandinavo “il più presto possibile”. 

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Medvedev minaccia Polonia: “Sparirà in caso guerra Nato-Russia”

(Adnkronos) – L’ex presidente russo Dmitry Medvedev prevede la “scomparsa della Polonia” nell’eventualità di una guerra fra la Nato e la Russia, in un tweet dove definisce “stupido” il primo ministro polacco Morawiecki. “Uno zuccone chiamato Mateusz Morawiecki ha detto che l’Ucraina ha il diritto di colpire la Russia e che non si preoccupa di una guerra della Nato con la Russia perché quest’ultima la perderebbe. Ignoro chi vincerebbe o perderebbe una simile guerra, ma considerando il ruolo della Polonia come avamposto della nato in Europa, il paese scomparirebbe sicuramente assieme al suo stupido primo ministro”, ha scritto Medvedev.   Medvedev, dall’inizio della guerra oltre un anno fa, è stato protagonista di una lunga serie di interventi minacciosi ai danni dell’Ucraina e dei paesi che la sostengono. Nei giorni scorsi, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza è tornato sentenziare su Kiev, prevedendo la scomparsa della nazione guidata da Volodymyr Zelensky: “Perché l’Ucraina scomparirà? Perché nessuno ne ha bisogno”, ha sostenuto

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Ucraina, Orban: “Stop finanziamenti e guerra finirà”

(Adnkronos) – “L’Ucraina è un paese economicamente inesistente”. E’ quanto ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, alla stazione radio Kossuth, spiegando che il funzionamento del paese è finanziato dall’Unione europea, e questo sta distruggendo l’Europa. “Paghiamo le pensioni e gli stipendi ucraini, manteniamo la loro amministrazione statale, la loro assistenza sanitaria. E’ chiaro che questo stato di cose non può essere mantenuto a lungo termine”, ha detto il Orban, secondo il quale, la guerra finirà non appena si smetterà di finanziare Kiev.  Il capo del governo ungherese ha poi sottolineato che gli Stati Uniti “non hanno abbandonato il loro piano di convolgere tutti in un’alleanza militare”, fornendo armi all’Ucraina e sostenendo le continue ostilità. Ma l’Ungheria rimarrà dalla parte della pace. “E se scoppia una guerra mondiale, sarà una guerra nucleare”, ha osservato Orban, ribadendo che la minaccia che il conflitto ucraino si trasformi in una nuova guerra mondiale cresce ogni giorno che passa. A suo avviso, l’attuale

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Fuga documenti Pentagono, Peskov: “Preoccupa Usa non Russia”

(Adnkronos) – La fuga di documenti militari riservati del Pentagono è una questione “che deve preoccupare gli Stati Uniti, non la Russia”. Che certo, “sta studiando le informazioni trapelate”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmytri Peskov nel corso di una conferenza stampa.   “E’ piuttosto una preoccupazione dei servizi speciali americani, non è una nostra preoccupazione. Quello che ci riguarda è analizzare questi dati”, ha dichiarato Peskov. 

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Russia, Navalny in condizioni critiche per possibile avvelenamento

(Adnkronos) – Alexei Navalny, il più importante politico dell’opposizione russa, soffre di forti dolori allo stomaco, probabilmente causati da un avvelenamento ad azione lenta avvenuto in prigione. A dichiararloun suo stretto collaboratore, Ruslan Shaveddinov, precisando che la scorsa settimana è stata chiamata un’ambulanza per Navalny alla colonia penale di massima sicurezza IK-6 a Melekhovo, a circa 250 km a est di Mosca, dove è detenuto.  “La situazione è critica, siamo tutti molto preoccupati”, ha detto Shaveddinov al Guardian in un’intervista telefonica. “Non ci sono stati aggiornamenti sulle condizioni di salute di Navalny dall’ultimo arrivo dell’ambulanza”, ha aggiunto, perché “le autorità carcerarie stanno facendo tutto il possibile per isolarlo e si sono rifiutate di farlo ricoverare in ospedale. La nostra teoria è che lo stiano gradualmente uccidendo, usando un veleno ad azione lenta che viene applicato attraverso il cibo”.  Navalny comunica con il mondo esterno attraverso i suoi avvocati. Sta scontando condanne per un totale di 11 anni e mezzo con

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Ucraina, Russia lancia assalto a Bakhmut: esercito Kiev costretto a ritiro

(Adnkronos) – “La Russia ha rilanciato il suo assalto alla città di Bakhmut nell’oblast di Donetsk mentre le forze del Ministero della Difesa russo e del gruppo Wagner hanno migliorato la cooperazione”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina.   “La difesa ucraina – rileva il ministero della Difesa di Londra – controlla ancora i quartieri occidentali della città ma è stata sottoposta a un fuoco di artiglieria russa particolarmente intenso nelle precedenti 48 ore. I gruppi d’assalto Wagner continuano a condurre l’avanzata principale attraverso il centro della città, mentre le forze aviotrasportate russe hanno dato il cambio ad alcune unità Wagner assicurando i fianchi nord e sud dell’operazione”.  “Le forze ucraine – conclude l’aggiornamento – affrontano notevoli problemi di rifornimento, ma si sono ritirate in modo ordinato dalle posizioni che sono state costrette a cedere”. 

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“Russia potrebbe usare Evan Gershkovich per ottenere concessioni da Usa”

(Adnkronos) – Gli analisti dell’Institute for the Study of War (ISW) suggeriscono che il Cremlino tenterà di utilizzare l’arresto del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich per ottenere concessioni dagli Stati Uniti. Secondo il think tank americano, Vladimir Putin avrebbe approvato personalmente l’arresto del giornalista e il coinvolgimento nella decisione del presidente russo potrebbe indicare che il Cremlino cercherà di utilizzare l’arresto come leva per ottenere concessioni dagli Stati Uniti”.  L’ambasciatore russo negli Stati Uniti ha intanto suggerito che “potrebbe essere il momento di ridurre il numero di giornalisti statunitensi in Russia”. Parlando in televisione russa dell’arresto di Gershkovich, Anatoly Antonov ha affermato che “gli americani ci hanno minacciato di misure di ritorsione se non rilasciamo Gershkovich nel prossimo futuro. Vedremo come si comporteranno”. 

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Ucraina, Zelensky prepara controffensiva: “Azioni potenti contro Russia”

(Adnkronos) – “Le nostre azioni saranno potenti. Stiamo preparando i nostri uomini. E aspettiamo con impazienza le armi promesse dai nostri partner. Stiamo avvicinando la vittoria il più possibile”. L’Ucraina si prepara alla controffensiva nella guerra con la Russia e il presidente Volodymyr Zelensky rinnova l’ennesimo appello alla coalizione occidentale: Kiev ha bisogno di armi per riconquistare i territori occupati dalle forze di Mosca. L’Ucraina ha chiesto nuovamente i caccia F-16 agli Stati Uniti. Intanto, si appresta a ricevere altri aerei: la Germania ha approvato la richiesta della Polonia di fornire cinque vecchi Mig-29 a Kiev, come ha riferito il ministero tedesco della Difesa. Gli aerei, appartenuti alla Germania orientale, erano stati ceduti alla Polonia dopo la riunificazione tedesca.  “Dovrebbero essere presi tre passi immediati per garantire il successo dell’Ucraina sul campo di battaglia. Accelerare la consegna di armi e munizioni promesse in precedenza. Garantire forniture supplementari a lungo termine. Iniziare ad addestrare i piloti ucraini a pilotare aerei da

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Russia, basta una mail per essere arruolati: “Non c’è più via di fuga”

(Adnkronos) – In Russia si viene arruolati con una mail e il caso è chiuso. La Duma di Stato e il Consiglio della Federazione poche ore dopo hanno approvato in tempi record gli emendamenti alla legge sul reclutamento militareintroducendo la notifica del richiamo elettronico, bloccando immediatamente la possibilità, a chi ha solamente ricevuto la notifica nella casella, di lasciare il Paese, così come anche la possibilità, scattati 20 giorni dalla notifica senza che la persona si sia presentata agli uffici, di registrare un auto o un appartamento, aprire una impresa o chiedere un prestito.  Il provvedimento introdotto dal Presidente della Commissione difesa della Duma, Andrei Kartapolov, si applicherà a tutti i cittadini richiamabili, quindi non solo per la leva o le riserve, ma anche per una nuova mobilitazione.   “Non c’è più via di fuga” è il commento che domina i social russofoni in queste ore. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che il provvedimento, che deve ancora

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“Armi alla Russia, Cina ha detto sì”: le carte Usa

(Adnkronos) – La Cina ha approvato “la fornitura di aiuti letali” alla Russia per la sua guerra in Ucraina, e intendeva farlo in segreto, mascherando l’equipaggiamento militare come beni di natura civile. E’ quanto contenuto in un altro dei documenti segreti militari Usa, al centro della clamorosa fuga di notizie, che è stato ottenuto dal Washington Post.   Secondo quanto riferisce il Post l’informativa, apparentemente ottenuta da un’intercettazione condotta dai servizi Usa sul Svr, i servizi di intelligence russi, era stata inserita in un sommario top secret, datato 23 febbraio, in cui l’Ufficio del direttore della National Intelligence aveva inserito informazioni relative ad Ucraina e Russia.   Al suo interno si fa riferimento a ‘segnali di intelligence’ che indicano che i servizi russi hanno riportato che la commissione militare centrale della Cina ha “approvato un incremento della fornitura” di armi ma che intende mantenere la cosa segreta. Non sono specificate le fonti del Svr.   “Secondo quanto riportato, Pechino ha

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Russia, “alta tensione a Mosca”: cosa rivelano le carte del Pentagono

(Adnkronos) – Alta tensione in Russia, tra rapporti complessi e equilibri precari nella gestione della guerra in Ucraina. I documenti riservati del Pentagono finiti online descrivono un quadro a dir poco ‘dinamico’ a Mosca. A quanto si legge sul New York Times, i servizi d’intelligence dell’Fsb accusano i militari di nascondere la vera entità dei soldati morti sul campo, mentre il presidente Vladimir Putin è stato costretto ad organizzare un incontro fra il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, e il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, perché appianassero le loro divergenze.  I nuovi documenti si aggiungono a quelli emersi la settimana scorsa. Gran parte del materiale, scrive il giornale, è frutto d’intercettazioni, grazie alle quali si apprende che l’Fsb accusa le forze armate di nascondere il numero di morti e feriti fra i russi per non dover dare cattive notizie al Cremlino. Un’accusa che l’Fsb ripete anche in discussioni con il governo russo.   Dalle carte emergono anche nuovi dettagli sullo

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Omicidio Tatarsky, 007 Russia: “Ucraino Denisov responsabile attentato”

(Adnkronos) – L’Fsb ribadisce le accuse secondo cui la Fondazione anti corruzione di Aleksei Navalny sarebbe responsabile dell’omicidio del blogger ultra nazionalista Maksim Fomin (noto anche come Vladlen Tatarsky). Daria Trepova, la giovane donna arrestata poche ore dopo l’esplosione che ha ucciso Tatarsky in un bar di San Pietroburgo, avrebbe, secondo i servizi di sicurezza interni russi, risposto a “ripetute richieste pubbliche” dei dirigenti della Fondazione di Navalny, Leonid Volkov e Ivan Zhdanov, per “attività sovversive”.   Trepova avrebbe organizzato l’attentato insieme a un ucraino identificato come Yuri Denisov, esponente di “un gruppo terroristico ucraino” che le avrebbe fatto avere la statuetta con l’esplosivo. La statuetta sarebbe stata fatta avere a Trepova a un indirizzo di Mosca da un corriere.   Denisov, nato nel 1987, avrebbe viaggiato da Kiev alla regione di Mosca, attraverso la Lettonia, a febbraio. In Russia avrebbe raccolto informazioni sulla vita quotidiana di Tatarsky e sulle persone che frequentava. Aveva per questo acquistato un’auto e preso

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Evan Gershkovich, ambasciata Russia in Italia: “Appello direttori giornali è sconcertante”

(Adnkronos) – “E’ sconcertante la richiesta” dei principali direttori dei giornali italiani di “intervenire nella procedura di giustizia” che riguarda il corrispondente del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato in Russia con l’accusa di spionaggio. Lo scrive su Facebook l’ambasciata russa a Roma, replicando alla lettera-appello dei direttori dei sei principali quotidiani italiani al nuovo ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, per sollecitare il rilascio del corrispondente del Wall Street Journal.  “Lasciano perplessi le richieste degli onorevoli rappresentanti delle testate del Paese che proclama tra i suoi principi giuridici essenziali ‘La legge è uguale per tutti’, di intervenire sulla procedura dell’amministrazione della giustizia” scrive l’ambasciata russa.  “Evan Gershkovich è stato colto in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete su una delle imprese del complesso militare-industriale russo. Tali attività non hanno nulla a che fare con il suo mestiere professionale e l’arresto stesso per sospetto di spionaggio a favore di uno Stato straniero è stato effettuato in piena conformità con

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Russia, Norvegia espelle 15 membri ambasciata Mosca: “Sono spie”

(Adnkronos) – Il ministero degli Esteri norvegese ha fatto sapere di aver dichiarato ‘personae non gratae’ 15 dipendenti dell’ambasciata di Mosca a Oslo, ritenuti ”agenti dell’intelligence russa”. Lo riferisce lo stesso ministero sull’account ufficiale di Twitter. “I 15 ufficiali dell’intelligence si sono impegnati in attività che non sono compatibili con il loro status diplomatico”, ha dichiarato il ministro degli Affari esteri norvegese Anniken Huitfeldt. Parlando di una crescente minaccia da parte della Russia in seguito alla guerra lanciata contro l’Ucraina, Huitfeldt definisce l’espulsione dei cittadini russi come ”un passo importante per contrastare e ridurre il livello dell’attività di intelligence russa in Norvegia, e quindi per salvaguardare i nostri interessi nazionali”.  Spiegando che i 15 dipendenti dell’ambasciata dovranno lasciare la Norvegia a breve e che non verranno rilasciati visti di ingresso a personale dell’intelligence di Mosca, Huitfeldt ha affermato che ”la Russia rappresenta attualmente la più grande minaccia di intelligence per la Norvegia. La prendiamo molto sul serio e ora stiamo

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Ucraina, carte segrete Usa: “Capo Onu troppo accomodante con Russia”

(Adnkronos) – Gli Stati Uniti ritengono che il Segretario generale delle Nazioni Unite sia troppo disposto ad accogliere gli interessi russi, secondo nuove rivelazioni di documenti riservati trapelati online e che prendono spunto da comunicazioni private fra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e il suo vice.   I documenti contengono osservazioni di Guterres sulla guerra in Ucraina, e sull’accordo sui cereali del Mar Nero, mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia a luglio a seguito dei timori di una crisi alimentare globale. Secondo gli Usa si evincerebbe che il segretario dell’Onu fosse così ansioso di preservare l’accordo da essere disposto a soddisfare gli interessi della Russia. “Guterres ha sostenuto sforzi per migliorare la capacità di esportazione della Russia”, afferma il documento, “anche se ciò coinvolgeva entità o individui russi sanzionati”.  Le azioni di Guterres a febbraio, secondo la valutazione, stavano “minando gli sforzi per ritenere Mosca responsabile delle sue azioni in Ucraina”. Funzionari dell’Onu hanno detto alla Cnn che

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Ucraina-Russia, Wp: “Per 007 Usa guerra continuerà anche nel 2024”

(Adnkronos) – La guerra della Russia contro l’Ucraina dovrebbe continuare anche nel 2024, con entrambe le parti che si rifiutano di negoziare nonostante nessuna delle due abbia ottenuto una vittoria decisiva. E’ il risultato di una presunta valutazione dell’intelligence statunitense trapelata online e ottenuta dal Washington Post.  Il documento altamente confidenziale suggerisce presumibilmente che, se anche l’Ucraina riconquistasse una quantità “significativa” di territori e infliggesse “perdite insostenibili alle forze russe”, cosa che l’intelligence statunitense considera improbabile, i guadagni del Paese non porterebbero a colloqui di pace. “I negoziati per porre fine al conflitto sono improbabili durante il 2023 in tutti gli scenari considerati”, si legge nel documento citato dal giornale americano.  La valutazione dell’intelligence statunitense prevede inoltre che l’anno si concluderà con guadagni territoriali solo “marginali” per entrambe le parti a causa di “truppe e rifornimenti insufficienti per operazioni efficaci”. Il documento descrive tale situazione di stallo come “lo scenario più probabile”, ma analizza anche i possibili esiti di Russia

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Ucraina, Russia bombarda Kherson: ultime news

(Adnkronos) – Nelle ultime 24 ore, l’esercito russo ha bombardato la regione di Kherson 46 volte, sparando 185 proiettili di artiglieria pesante, per mezzo di UAV e aerei. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin, aggiungendo che a causa dei bombardamenti una persona è morta e altre due sono rimaste ferite. “Il nemico ha bombardato cinque volte la città di Kherson – ha affermato – L’esercito russo ha preso di mira i quartieri residenziali della regione e le aree industriali “.  Sarebbe intanto stato Vladimir Putin ad approvare ‘personalmente’ l’arresto del giornalista del Washington Post Evan Gershkovich, accusato da Mosca di spionaggio. Lo scrive la Pravda Ucraina, sottolineando che l’approvazione del presidente russo riflette la crescente influenza degli estremisti del Cremlino che vogliono un confronto sempre più acceso con gli Stati Uniti.  La detenzione di Gershkovich ha suscitato la rabbiosa condanna degli Stati Uniti e dei suoi alleati e ha segnato un’altra flessione nelle relazioni USA-Russia, che

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Ucraina a Usa: “Dateci F-16”. Bielorussia: “Non attaccheremo”

(Adnkronos) – L’Ucraina torna a chiedere i jet F-16 agli Stati Uniti. Il premier ucraino, Denis Shmigal, ha incontrato a Arlington, vicino Washington, il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, cui ha chiesto personalmente la fornitura di caccia per le forze ucraine. Shmigal ha ringraziato Austin per il “poderoso appoggio” che gli Stati Uniti hanno garantito all’Ucraina per respingere gli attacchi russi.   “Gli Stati Uniti sono il nostro maggiore partner in termini di sostegno militare”, ha sottolineato il premier ucraino. “Vinceremo questa guerra, ma per raggiungere l’obiettivo più velocemente e con perdite minori, l’Ucraina ha però bisogno di maggiore appoggio militare”. Shmigal ha quindi insistito per l’invio di jet, chiedendo a Washington di svolgere una volta di più “un ruolo di leadership” con l’invio “di caccia F-15 o F-16”.  BIELORUSSIA – Il ministro degli Esteri bielorusso, Sergei Aleinik, ha sottolineato oggi la necessità che Russia e Ucraina raggiungano un accordo per “fermare l’uccisione di persone” e “dichiarare una tregua”

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Russia, Putin punta alla Luna: “Nuova stazione orbitante ci preparerà per le missioni”

(Adnkronos) – Il Presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che la nuova stazione spaziale preparerà la Russia per missioni lunari. In un incontro con il direttore di Roscosmos, Yury Borisov, Putin è stato informato che il progetto per la nuova stazione sarà pronto per questa estate. Il costo dello sviluppo sarà di 600 miliardi di rubli (7,3 miliardi di dollari). Anche se Mosca aveva annunciato di ritirare la sua partecipazione alla Stazione spaziale internazionale, lo scorso febbraio Roscosmos ha spiegato che il modulo russo rimarrà operativo fino al 2028.   La nuova stazione sarà messa in orbita già nel 2024 e la sua orbita oscillerà fra i 300 e i 350 chilometri di altitudine (contro i 400 a cui orbita la Stazione internazionale). Per la stazione saranno stanziati 3,1 miliardi di dollari l’anno.  

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Taiwan, tutte le conseguenze economiche di una guerra

(Adnkronos) – Un’altra guerra, per il controllo di Taiwan, avrebbe conseguenze catastrofiche. Non solo per il già precario equilibrio mondiale e per la contrapposizione frontale di Cina e Stati Uniti ma anche per quel che resta, a più di un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, dell’economia globalizzata. Taiwan non è solo una terra contesa per ragioni geopolitiche, strategiche e storiche, ma anche, se non soprattutto, una terra contesa per ragioni economiche.   Sono due, in particolare, i fattori che rendono Taiwan un posto diverso dagli altri. Qualsiasi prodotto tecnologico che abbia bisogno di un chip per funzionare deve la sua esistenza a Taiwan. Non a caso, viene definita ‘la fabbrica mondiale dei chip’, identificandone la collocazione nel sistema internazionale per questa caratteristica peculiare. Non solo. Buona parte dei trasporti marittimi da e per l’Oriente passa da Taiwan. Bastano queste due informazioni basilari per comprendere quanto strategica sia l’isola e come pesi il suo destino nei rapporti tra Cina e

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Russia, peggiora salute Navalny: “Forse lo stanno avvelenando”

(Adnkronos) – Trasferito nuovamente in cella d’isolamento, Alexei Navalny soffre di gravi problemi di salute, che le autorità carcerarie rifiutano di spiegare o trattare. Lo denuncia il suo avvocato, Vadim Kobzev, aggiungendo di non escludere che il dissidente russo venga lentamente avvelenato. Secondo il legale, scrive il sito indipendente Meduza, il veleno potrebbe essere somministrato a piccole dosi, calcolate per un declino “graduale ma costante” della sua salute.   “Quando ha chiesto al medico del carcere ‘cosa mi fa star male?’, questi ha risposto ‘è primavera, tutti hanno sintomi acuti’. A giudicare dalla bizzarra e oltraggiosa situazione attorno alla salute di Navalny, con attacchi improvvisi che prima non aveva, non possiamo escludere che lo stiano avvelenando gradualmente ma costantemente. Se si fosse trattato di un’altra persona potrebbe sembrare un’idea paranoide, ma non per Navalny dopo il Novichok. Chiederemo un test tossicologico e uno studio radiologico”, afferma l’avvocato, riferendo al grave avvelenamento con l’agente nervino Novichok nell’estate 2020, che portò al

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Ucraina, 007 Gb: “Da Russia sforzi significativi per difesa Zaporizhzhia”

(Adnkronos) – Nelle ultime settimane la Russia ha compiuto “sforzi significativi per costruire una linea di difesa nella parte occupata della regione di Zaporizhzhia. In particolare, responsabile per quest’area è il gruppo meridionale delle truppe russe”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina.  “La Russia ha ora completato la costruzione di tre livelli di zone di difesa su circa 120 chilometri. Sono costituiti da una prima linea di posizioni di combattimento avanzate, e quindi da due zone di difesa quasi continua e più complessa. Ogni zona si trova a circa 10-20 chilometri dietro quella anteriore”, si legge nel messaggio del ministero della Difesa di Londra.  “Probabilmente la Russia si è impegnata molto in queste opere difensive, poiché è convinta che l’Ucraina stia considerando un attacco alla città di Melitopol”, aggiunge l’agenzia di intelligence. 

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Ucraina, Kiev: da inizio guerra uccisi quasi 180mila soldati Russia

(Adnkronos) – La Russia ha perso nell’ultimo giorno 500 uomini, facendo salire a 179.320 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.   Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 179.320 uomini, 3.644 carri armati, 7.038 mezzi corazzati, 2.765 sistemi d’artiglieria, 535 lanciarazzi multipli, 282 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 307 aerei, 293 elicotteri, 7.038 autoveicoli, 18 unità navali e 2.332 droni.  

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Taiwan: “Esercitazioni Cina dimostrano volontà guerra”

(Adnkronos) – Le esercitazioni militari che la Cina ha condotto per tre giorni attorno all’isola di Taiwan sono una dimostrazione che Pechino vuole lanciare una guerra contro Taipei. Lo sostiene il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu nel corso di un’intervista esclusiva alla Cnn. “Sembra che stiano cercando di prepararsi a lanciare una guerra contro Taiwan”, ha detto Wu citando ”le esercitazioni militari e anche la loro retorica”. Wu ha quindi detto che “il governo taiwanese considera la minaccia militare cinese come qualcosa che non può essere accettata e la condanniamo”.  Il capo della diplomazia di Taipei ha quindi messo in guardia i militari taiwanesi, esortandoli a essere pronti entro il 2027. ”I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza contro Taiwan. E non importa se è il 2025 o il 2027 o anche oltre, Taiwan deve semplicemente prepararsi”, ha affermato Wu. 

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Ucraina-Russia, Kiev prepara controffensiva per estate

(Adnkronos) – Ucraina pronta alla controffensiva, ma la decisione sarà presa all’ultimo momento. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal – alla vigilia della sua visita negli Stati Uniti come riferisce Ukrinform – ha affermato che già in estate potrebbe iniziare una controffensiva su larga scala delle forze ucraine contro la Russia.  Il premier ha osservato che Kiev non sente pressioni da parte dei partner riguardo a quando è meglio iniziare operazioni attive. “Tutti i nostri amici e partner comprendono chiaramente che per lanciare una controffensiva è necessario essere pronti al 100% e ancora di più”, ha sottolineato il capo del governo ucraino.  “Abbiamo più volte dimostrato di potercela fare. Chiediamo ai nostri partner internazionali più potenziale militare, come carri armati, munizioni, aerei e veicoli blindati”, ha aggiunto, confermando che l’Ucraina sta davvero subendo perdite in termini economici e di vite umane, “e queste perdite stanno davvero causando gravi danni a tutti noi”.  In ogni caso, la decisione sulle modalità della

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Ucraina, capo Wagner: “Forze Russia controllano 80% Bakhmut”

(Adnkronos) – Le forze armate russe controllerebbero l’80 per cento della città di Bakhmut, nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo ha detto il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti.  La Russia continua a guadagnare terreno a Bakhmut, la città strategica del Donbass dove da settimane infuriano i combattimenti, ma a costo di perdite “significative”, sottolinea il think tank americano Institute for the Study of War (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo di battaglia.   “I video geolocalizzati pubblicati il 9 e 10 aprile mostrano che le forze russe hanno compiuto progressi marginali a nord-ovest di Khromove (2 km a ovest di Bakhmut), nella parte sud-ovest di Bakhmut e a nord di Sacco e Vanzetti (15 km a nord di Bakhmut)”, scrive l’Isw. 

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Sempre più uragani negli Stati Uniti

(Adnkronos) – Secondo un nuovo studio condotto dal Pacific Northwest National Laboratory statunitense i cambiamenti nei modelli dell’aria dovuti al riscaldamento del pianeta spingeranno probabilmente un maggior numero di uragani verso le coste orientali e il lato statunitense del Golfo del Messico, soprattutto la Florida. Complessivamente il numero di tempeste che colpiranno gli Stati Uniti aumenteranno di un terzo entro la fine del secolo, secondo lo studio, che si è basato su sofisticate simulazioni dell’andamento del clima e degli uragani, compreso un nuovo sistema sviluppato dai ricercatori. 

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Palermo, Parsi presenta ‘Il posto della guerra’

(Adnkronos) – Continua la nuova stagione di eventi culturali e artistici dell’Associazione Piazzetta Bagnasco a Palermo. Ospite di domani sarà il professor Vittorio Emanuele Parsi. Il salotto di piazzetta Bagnasco accoglierà l’autore, molto noto al pubblico televisivo delle trasmissioni di approfondimento, che dialogherà con il pubblico sulla guerra che sta imperversando nel Vecchio Continente. La sua nuova uscita editoriale, “Il posto della guerra e il costo della libertà”, sarà lo spunto per aprire un dibattito e una riflessione sullo scontro che sta assillando il mondo da oltre un anno. Come scrive Parsi: “Il punto non è fermare la guerra, il punto è salvare la democrazia”. Parsi dialogherà con la giornalista dell’Adnkronos Elvira Terranova.  L’autore spiega: “Io penso che ‘il posto della guerra’ significhi due cose: non solo che l’Europa è tornata a essere il posto della guerra per colpa di Putin, ma che dobbiamo riconcettualizzare quale posto occupa la guerra nella cultura politica della democrazia occidentale dopo tre generazioni. Bisogna

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Fuga documenti Usa, “Egitto produce in segreto razzi per Russia”

(Adnkronos) – Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti in Medio Oriente e tra i principali beneficiari degli aiuti americani, ha recentemente ordinato ai suoi sottoposti di produrre in segreto fino a 40mila razzi da mandare in Russia. E’ quanto emerge da un documento dell’intelligence statunitense trapelato nei giorni scorsi.  Nel documento top secret, ottenuto dal Washington Post tramite Discord, un’app popolare tra i gamer, si parla di presunte conversazioni tra al-Sisi e alti funzionari militari egiziani e si fa riferimento a piani per fornire alla Russia proiettili di artiglieria e polvere da sparo. Nel documento si evidenzia che lo scorso primo febbraio al-Sisi ha ordinato ai funzionari di mantenere segreta la produzione e la spedizione dei razzi “per evitare problemi con l’Occidente”.  Stando sempre al documento trapelato, il leader egiziano chiede a una persona identificata solo come Salah al-Din di comunicare agli operai della fabbrica che i proiettili sono destinati all’esercito egiziano.

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Ucraina, Russia avanza a Bakhmut. Arrestata spia a Zaporizhzhia

(Adnkronos) – La Russia continua a guadagnare terreno a Bakhmut, la città strategica del Donbass dove da settimane infuriano i combattimenti, ma a costo di perdite “significative”. Lo sottolinea il think tank americano Institute for the Study of War (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo di battaglia. “I video geolocalizzati pubblicati il 9 e 10 aprile mostrano che le forze russe hanno compiuto progressi marginali a nord-ovest di Khromove (2 km a ovest di Bakhmut), nella parte sud-ovest di Bakhmut e a nord di Sacco e Vanzetti (15 km a nord di Bakhmut)”, scrive l’Isw.  Fsb arresta ‘spia’ russa al servizio di Kiev a Zaporizhzhia   I servizi russi dell’Fsb hanno annunciato oggi l’arresto nella regione di Zaporizhzhia di un cittadino russo, accusato di passare all’intelligence ucraina informazioni sulle operazioni militari di Mosca. “Ha riferito la posizione di istituzioni, tra cui banche, servizi di comunicazione, istituzioni sociali e altri luoghi in cui si riunisce un gran numero

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Russia, al via manovre militari nell’Artico

(Adnkronos) – La Russia ha avviato manovre militari su larga scala nell’Artico, con l’impiego di 1.800 militari, oltre una decina di navi e 40 tra aerei ed elicotteri. Le esercitazioni, secondo quanto riferito dalla Flotta del Nord della marina, si concentreranno sulla “sicurezza della marina mercantile russa e delle rotte marittime, con il passaggio a nordest” e dureranno alcuni giorni.   Lo scioglimento dei ghiacciai sta aprendo nuovo rotte nell’Artico, creando nuova competizione fra gli Stati che hanno sovranità sulla zona, anche per il controllo delle risorse.   

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