(Adnkronos) – “Francesco Cossiga è stato un grande italiano. Uno statista ‘irregolare’, che aveva la capacità di conciliare quello che appariva inconciliabile: da un lato, l’uomo delle istituzioni, che ha sempre pensato al suo Paese come impegno fondamentale della vita; e, contemporaneamente, un ‘irregolare’. Il suo approccio con il mondo: fare arrivare dentro le istituzioni la cultura del dubbio e il sentimento del popolo. Due cose importanti, da tenere insieme, profondamente destrutturanti e innovative”. Lo dice all’Adnkronos Marco Minniti, già ministro dell’Interno, in occasione del 13° anniversario della scomparsa dell’ex Capo dello Stato, avvenuta il 17 agosto del 2010. “Era la sua grande forza, politica e morale. Il tutto si può sintetizzare con la frase: ‘amicus Plato sed magis amica veritas’, ‘Platone è amico, ma più amica è la verità’. Era il suo credo di vita, il suo sigillo. Ero molto giovane quando ho potuto godere della sua amicizia, un sentimento incondizionato, ‘assoluto’, ‘unbedingt’, per dirla in tedesco…”. Quella