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Berlusconi, l’uomo che ha segnato una generazione: chi è per i nati negli anni 70

(Adnkronos) – Nel bene e nel male. Stando dalla sua parte o, al contrario, prendendone la maggiore distanza possibile. Sostenendolo o subendolo, comunque vivendo dall’inizio e fino alla fine tutta la sua vita politica. Silvio Berlusconi, imprenditore miliardario diventato premier, è stato anche l’uomo che ha segnato una generazione. Chi proprio nel gennaio 1994 per ragioni anagrafiche ha iniziato ad avere una coscienza politica formata, ha vissuto ‘la discesa in campo’ come un vero e proprio battesimo dell’età adulta.   È cambiata in quel passaggio storico la prospettiva e, da allora, nessun altro protagonista della vita pubblica è stato così presente, rilevante, e ingombrante, come lui. L’Italia usciva frastornata da Tangentopoli, la coda euforica e inconsapevole degli anni Ottanta si era definitivamente esaurita, e l’uomo delle televisioni private, il super ricco che si sarebbe dimostrato capace di convincere milioni di Italiani a seguirlo, iniziava a dividere. Allora, molto più che oggi, la distinzione tra il bene e il male polarizzava

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Berlusconi, Forza Italia e il futuro: cosa succede

(Adnkronos) – Non c’è stato il partito di Forza Italia senza Silvio Berlusconi, almeno fino a ora. Cosa succede dunque ora, con la morte del Cavaliere? “Abbiamo il dovere di andare avanti, lo faremo, lo farò”, ha affermato il ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, parlando da Washington. “Oggi Forza Italia è una comunità colpita, ferita, ma ha una missione totale: unirsi nel rilanciare il messaggio del nostro leader, continuare in maniera convinta sul percorso che Silvio Berlusconi ci ha indicato”, ha ribadito più volte Tajani, assicurando che questa missione sarà perseguita “con forza, con convinzione”.  “In questo giorno di profondo dolore, dico che lo faremo anche con l’energia e la gioia che il nostro leader mi ha trasmesso dal momento della nascita di Forza Italia, che mi ha dato l’onore di fondare insieme a lui. Il suo progetto politico e umano continuerà a ispirarci e guidarci, a indicare il percorso per realizzare gli obiettivi che

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Berlusconi, la vignetta di Vauro infiamma Twitter – Guarda

(Adnkronos) – Vauro pubblica una vignetta su Silvio Berlusconi, morto oggi all’età di 86 anni, e divampa la polemica. “Ma non sono sempre i migliori che se ne vanno?”, si chiede il personaggio che nella vignetta si interroga dopo il decesso dell’ex presidente del Consiglio. La vignetta, pubblicata su Twitter, alimenta rapidamente discussioni animate. Le risposte abbondano, molte sono estremamente critiche verso l’autore e l’argomento scala le tendenze.    

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Berlusconi, Forza Italia cerca sua identità: tra fedelissimi resta grande tessitore Gianni Letta

(Adnkronos) – Con la morte di Silvio Berlusconi, si contano sulle dita delle mani i fedelissimi, che gli sono stati sempre vicini sin dalla discesa in campo del ’94. Tra questi c’è sicuramente il ‘grande tessitore della politica’ Gianni Letta, da trent’anni al fianco del Cav, che ha detto un giorno di lui: “Gianni è un dono di Dio all’Italia…”. Letta, zio dell’ex premier Enrico, ha sempre lavorato un passo indietro, preferendo il ruolo di suggeritore alla prima fila.   Nelle scelte più importanti di Forza Italia, soprattutto nei momenti più bui e difficili (vedi il patto del Nazareno sulle riforme del 2014, la delicata operazione a cuore aperto nell’estate del 2016 e poi le ultime tensioni interne al partito tra filogovernativi vicini ad Atonio Tajani e filo-ronzulliani), c’è sempre stato un po’ il suo zampino. Soprattutto in veste di abile diplomatico, una qualità riconosciuta anche dagli avversari.   Berlusconi, dal canto suo, non ha mai nascosto la sua profonda

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Lavoro rider, Calderone: “Accordo Ue per miglioramento condizioni”

(Adnkronos) – I ministri del Lavoro dell’Unione europea hanno trovato un accordo sulla ”proposta relativa al miglioramento delle condizioni nel lavoro mediante piattaforme digitali”. ”Rappresenta un primo significativo passo per creare una cornice comune di regole a livello europeo”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una nota.   Il compromesso raggiunto “è un punto di partenza, tenendo conto della necessità di assicurare adeguate tutele e condizioni di lavoro a tutti coloro che lavorano su piattaforma, a prescindere dal loro status di dipendenti o autonomi”.  

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Berlusconi, Zangrillo: “Caro presidente le chiedo scusa”

(Adnkronos) – “Caro presidente, le chiedo scusa ma non trovo le parole. Io e lei ci siamo capiti”. Così su Twitter Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier Silvio Berlusconi morto oggi al San Raffaele di Milano, postando una foto che lo ritrae insieme al presidente di Forza Italia.   “Non ho niente da dire. Non è giornata”, ha poi detto Zangrillo arrivato a piedi a Villa San Martino, ad Arcore, dove si trova il feretro del leader di Forza Italia.      Nel 2006 Berlusconi venne operato al menisco dal prof Marc Martens in una clinica belga. E già allora al suo fianco c’era Alberto Zangrillo, diventato medico personale, quasi un’ombra. Pochi mesi dopo, a fine anno, il patron di Mediaset ha un malore a Montecatini: sviene e si accascia sul palco, ma si riprende poco dopo, rifiutando l’ambulanza. Poi resterà al San Raffaele per 2 giorni in osservazione. Sarà operato negli Usa, a Cleveland, in Ohio, un mese dopo

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Berlusconi è morto, ecco che fine fa simbolo FI

(Adnkronos) – Morto Silvio Berlusconi, in tanti si chiedono che fine farà Forza Italia, a cominciare dal suo simbolo. Statuto alla mano, la titolarità dell’uso in qualsiasi competizione elettorale dello storico emblema azzurro ideato nel ’93 e lanciato l’anno successivo, quello della discesa in campo, appartiene al tesoriere del partito pro tempore, ovvero ad Alfredo Messina, ex manager Fininvest, che attualmente riveste la carica di commissario-amministratore nazionale. Tecnicamente è lui il depositario e qualsiasi decisione sul ‘brand’ dovrà passare da lui. “Da statuto così è previsto, io sono il depositario del simbolo e nessuno ha chiesto di cambiare lo statuto”, aveva precisato Messina un mese fa all’Adnkronos.   Nel tempo il logo ha subito solo qualche lieve restyling, dal punto di vista grafico. L’ultimo nell’agosto del 2022 quando fu inserito un richiamo all’Europa in vista delle politiche del 25 settembre vinte dal centrodestra. Alla bandiera del partito e alla dicitura ‘Berlusconi presidente’ venne giunto appunto un riferimento al Partito popolare

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Berlusconi, per tanti resta ‘Il Caimano’: polemiche social su funerali di Stato

(Adnkronos) – Lui l’avrebbe chiamata “l’Italia che odia”. Ovvero tutti quelli che non lo hanno mai amato, mai votato, mai condiviso. Tutti quelli per cui anche oggi, nel giorno della sua scomparsa, Silvio Berlusconi era e resta ‘Il Caimano’. E che sui social spezzano il profluvio di condoglianze per dire che non è andato tutto in ‘prescrizione’ dei 30 anni di berlusconismo e che contestano lutto nazionale e funerali di Stato di mercoledì in Duomo a Milano. Su twitter ‘funerale di Stato’ è trend topic, con una lista di centinaia di post critici.   “Leggo che il meccanismo dei funerali di Stato è automatico: se sei un ex Presidente del Consiglio te li fanno comunque, anche se hai gettato discredito sul Paese”, scrive Suzukimaruti, parlando di “un regolamento da cambiare”. E Loris Giordano: “Lutto nazionale e funerali di Stato per un massone condannato in via definitiva e interdetto dai pubblici uffici, in effetti, è la fotografia perfetta sia dell’esecutivo in

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Silvio Berlusconi, lutto nazionale e funerali di Stato mercoledì

(Adnkronos) – Lutto nazionale e funerali di Stato, che si terranno mercoledì a Milano. E’ quanto ha deciso il governo dopo la morte di Silvio Berlusconi, con un dispositivo firmato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.  “A seguito del decesso del dottor Silvio Berlusconi, già presidente del Consiglio dei ministri – si legge nel dispositivo firmato da Mantovano – si dispone dal 12 al 14 giugno 2023 l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il 14 giugno 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, e’ dichiarato lutto nazionale.  La camera ardente sarà allestita nella sua residenza storica di Arcore, a Villa San Martino, dove in giornata verrà trasferita la salma dal San Raffaele. I suoi funerali, riferiscono autorevoli fonti azzurre, potrebbero tenersi mercoledì mattina nel Duomo di Milano.  Per motivi di ordine pubblico è stato invece deciso di annullare la

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Berlusconi, D’Alema: “Addolora sua scomparsa, tratto umano affabile e cordiale”

(Adnkronos) – “Colpisce e addolora la scomparsa di Silvio Berlusconi. Vorrei innanzitutto esprimere ai suoi familiari, ai suoi amici e alla sua parte politica il cordoglio di chi, come me, lo ha contrastato sul piano della politica durante i trent’anni di storia della cosiddetta Seconda Repubblica”. Lo dichiara Massimo D’Alema in una nota, commentando la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Non è ora il momento per una valutazione di carattere storico e politico, anche se è indiscutibile il contributo che Berlusconi ha dato alla edificazione di un nuovo sistema e alla creazione, in Italia, di una destra legata al sistema democratico europeo. Rimane il ricordo, sia pure nella durezza del conflitto, del suo tratto umano affabile e cordiale”, conclude l’ex presidente del Consiglio. 

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L’Oréal Italia e commissione nazionale per Unesco premiano 6 giovani di talento

(Adnkronos) – L’Oréal Italia ha annunciato oggi le sei vincitrici della XXI edizione italiana del premio L’Oréal-Unesco ‘Per le donne e la scienza’ alla presenza di Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. Durante la cerimonia è intervenuta anche Eugenia Maria Roccella ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità con un messaggio video. Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia. Il bando di questa edizione ha raccolto oltre 200 candidature da tutta Italia.   La giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, dirigente di ricerca affiliata presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti. Due di loro grazie a questa borsa

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Goulin (L’Oreal), ‘da anni impegnati a dare valore a donne nel mondo scientifico’

(Adnkronos) – “Continua il nostro impegno al fianco delle donne che hanno scelto di occuparsi di scienza. Siamo infatti giunti alla ventunesima edizione del premio ‘For women in science’, perché come L’Orèal pensiamo che il mondo abbia bisogno della scienza e che la scienza abbia bisogno delle donne. Per questo è da molti anni che valorizziamo il lavoro delle donne in campo scientifico ed è importante per noi continuare a farlo”. Queste le parole di Emmanuel Goulin, presidente ed amministratore delegato di L’Oréal Italia, a margine della cerimonia di premiazione della XXI edizione italiana del premio L’Oréal – Unesco ‘Per le donne e la scienza’, dove dal 2002 ad oggi ben 112 giovani ricercatrici, grazie alla borsa di studio del progetto L’Oréal – Unesco, hanno potuto portare avanti i loro progetti di ricerca nel nostro Paese.  Il bando di questa edizione 2023 ha raccolto oltre 200 candidature da ogni parte dello stivale ed anche quest’anno sono state assegnate sei borse

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Berlusconi, Forza Italia non si ferma: domani Comitato di presidenza

(Adnkronos) – Scomparso il leader Silvio Berlusconi, l’attività di Forza Italia non si ferma neanche nei giorni di lutto. E’ stato convocato per domani, all’ora di pranzo, il Comitato di presidenza del partito. All’ordine del giorno: le ‘determinazioni in merito ai commissariamenti’. L’appuntamento è alle 14 nella sede nazionale azzurra romana in via in Lucina e in video conferenza sulla piattaforma Zoom. La convocazione, datata 12 giugno, apprende l’Adnkronos che l’ha potuta visionare, è stata inviata via mail dal ‘tesoriere’ forzista Alfredo Messina a tutti i componenti effettivi del Comitato di presidenza forzista. Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica in casa Fi proprio sulla questione dei commissariamenti, con il caso Cattaneo (commissario di Pavia sostituito dall’attuale vicesindaco).  Messina, attuale commissario e amministratore nazionale, ha inoltre comunicato che oggi (dalle 15 alle 17) e domani (dalle 10 alle 12) i membri del Comitato potranno visionare nella sede nazionale, previo appuntamento, il bilancio di Fi. Interpellato dall’Adnkronos Messina conferma: “Domani ci

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Berlusconi, Occhetto: “Segnò passaggio da prima Repubblica a populismo, ha preceduto Trump”

(Adnkronos) – “Lui ha segnato il passaggio dalla prima Repubblica al populismo” è stato “il primo artefice del populismo, precedendo in questo lo stesso Trump. Ha poi sdoganato la destra-destra, ha creato quello che viviamo oggi nella politica italiana, che è frutto della sua prima scelta populista”. Così Achille Occhetto, intervistato dall’AdnKronos, commentando la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Se la destra non avesse partecipato a quell’orgia iniziale non si sarebbe rafforzata come si è poi rafforzata, lui è stato un mallevadore della destra”, sottolinea.  Quindi l’ultimo segretario del Pci e autore della Svolta della Bolognina, torna al confronto televisivo che lo vide di fronte a Berlusconi, appena sceso in campo, il 23 marzo del 1994 nella trasmissione elettorale ‘braccio di ferro’ andata in onda su Canale 5. “Quella sfida televisiva me la ricordo bene, io fui molto pacato, a differenza di Berlusconi, che invece lanciò da lì le sue prime stoccate populiste, la prima fu che c’era ancora il pericolo

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L’ex confessore di Berlusconi: “Era attento agli altri più che a sé”

(Adnkronos) – “Oggi è una giornata davvero triste. Silvio Berlusconi era una persona generosissima che ha sempre avuto attenzione per tutti; la dimostrazione l’abbiamo avuta durante tutto questo periodo di malattia, non si preoccupava tanto per la sua salute, quanto piuttosto di quella degli altri. Anche rispetto al Paese: fino all’ultimo, quando ha deciso di realizzare il videomessaggio per tranquillizzare tutti”. A dirlo all’Adnkronos è Gabriele Corsani, l’ex sacerdote amico della famiglia Berlusconi, o come lui stesso preferisce dire: “La persona che il presidente aveva come riferimento anche dal punto di vista spirituale”.   “Ricordo -dice Corsani- che quando vinse le prime elezioni, passai a trovarlo ad Arcore e lui aveva con sé il famoso discorso della ‘discesa in campo’; era così contento di aver vinto che mi chiese che cosa potesse regalarmi. Io dissi ‘non voglio niente!’, ma nonostante questo lui decise di donarmi quel discorso. Al ché gli dissi che semmai avrebbe dovuto regalarlo a mia nonna Pina,

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Hard Rock Cafe festeggia il suo 52mo compleanno

(Adnkronos) – Una nuova candelina si aggiunge alla torta di Hard Rock Cafe che il 14 giugno si prepara a festeggiare il suo 52° compleanno. Era il 1971 quando due giovani studenti americani Isaac Tigrett e Peter Morton, guidati dal motto ‘Love All – Serve All’, aprirono a Londra il primo Hard Rock Cafe, dove tutti senza alcun tipo di discriminazione, né razziale né sociale, trovavano un posto. Dopo che Eric Clapton chiese di appendere la sua chitarra nel Cafe londinese, Tigrett e Morton capirono, che l’idea vincente per far funzionare il brand era quella di combinare musica, memorabilia di celebri rock star e cibo, per far vivere agli ospiti un’esperienza unica in qualsiasi parte del mondo.   Per onorare i fondatori del marchio e celebrare il compleanno del brand, mercoledì 14 giugno 2023, gli Hard Rock Cafe di Firenze, Roma e Venezia, in orario di apertura a partire dalle 11.00 e per i primi 71 minuti, faranno assaporare i

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Berlusconi, La Russa: “In questi ultimi tempi non ho avuto coraggio di parlargli”

(Adnkronos) – “C’è un’Italia fino a ieri e una da domani”. Così il presidente del Senato, Ignazio la Russa, interviene al Tg5 sulla morte di Silvio Berlusconi. Un ricordo dell’ultimo incontro? “Io dico che sfortunatamente ho ritenuto di tenere i contatti con la famiglia, con l’entourage in questi ultimissimi tempi. Non ho avuto il coraggio di parlargli mentre era in ospedale. E’ bello pensare che il mio ultimo rapporto con lui è stato di vittoria, quando dopo la mia elezione a presidente del Senato venne a dirmi che era la persona più felice del successo del centrodestra e della mia elezione, nonostante qualcuno disse che avevamo litigato noi due, anche se semmai litigavamo su altri motivi e non con me. L’ultimo ricordo che ho è di grande amicizia”.  Di ricordi “ce ne sono troppi – risponde la seconda carica dello Stato – Il primo: ero dirigente non parlamentare dell’Msi e Berlusconi, anticipando questa caratteristica di non avere preclusioni per nessuno,

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Berlusconi e le cravatte di Marinella: “Fu nostro testimonial mondiale”

(Adnkronos) – “Berlusconi è stato il nostro testimonial mondiale più devastante, decise di far fare da noi cofanetti con 6 cravatte con scritto ‘fatte da Marinella per Silvio Berlusconi’, nel quale non doveva mai mancare la sua preferita, quella blu coi pallini bianchi. Non a caso la gente entrava e chiedeva quella, definendola ‘la cravatta berlusconiana’”. Lo racconta a Rai Radio1, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, l’imprenditore e re delle cravatte sartoriali Maurizio Marinella, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.   Perché preferiva quella cravatta? “Me lo raccontò una volta. Mi disse ‘Marinella, io mi vesto sempre uguale, e quella cravatta è perfetta anche se dopo una giornata di lavoro devo passare in teatro o in qualche appuntamento pubblico”. L’imprenditore ha poi raccontato a Rai Radio1: “Una volta mi chiamò al telefono, un 13 dicembre, mi fece mandare a prendere in negozio, a Napoli, e lo incontrai a palazzo Grazioli. Mi chiede 2400 cravatte per fare i regali.

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Berlusconi, “Putin oserà andare ai funerali?”

(Adnkronos) – “Putin ha detto diverse volte che Mr. Berlusconi era un suo caro amico. Putin oserà dare in persona il suo ultimo saluto e vistare funerale? “. Se lo chiede su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, allegando una foto di Vladimir Putin – che è colpito da un mandato d’arresto della Corte penale internazionale – e Silvio Berlusconi, morto oggi all’età di 86 anni. Il presidente russo, con una nota, ha espresso “grande dolore” per la scomparsa del leader di Forza Italia. “In Russia verrà ricordato come un sostenitore coerente e di principio del rafforzamento delle relazioni amichevoli tra i due paesi” Italia e Russia, ha detto Putin. All’inizio dell’anno, alcune dichiarazioni di Berlusconi sulla guerra tra Ucraina e Russia hanno provocato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Da premier non avrei mai parlato con Zelensky”, le parole di Berlusconi a febbraio. “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non

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Berlusconi, da mamma Rosa a Marta Fascina: tutte le donne del Cav

(Adnkronos) – Da mamma Rosa all’ultima compagna Marta Fascina, le donne hanno sempre rappresentato gioie e dolori per Silvio Berlusconi che spesso se le è trovate di fronte anche nelle aule giudiziarie. Due matrimoni alle spalle, tre figlie – la primogenita Marina, poi Barbara ed Eleonora -, varie giovani compagne e gli scandali legati alle olgettine e alla minorenne Karima El Mahroug, sono solo una parte di un lungo elenco che non può che iniziare dal legame materno.   Berlusconi è il primogenito di Rosa Bossi, nota come mamma Rosa. L’ex premier, nato a Milano il 29 settembre 1936 in un’abitazione al numero 60 di via Volturno, ha avuto lei come prima fan, anche nella ‘discesa in campo’ del 1994. “Se pensi che sia la cosa giusta – ha poi raccontato il figlio della madre – falla”. Per anni non c’è lunedì che non pranzi con lei nella casa milanese di viale San Gimignano. Tra le ultime apparizioni in pubblico,

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Berlusconi, l’altolà ad Air France e l’arrivo dei patrioti per salvare Alitalia

(Adnkronos) – “Un Paese turistico come l’Italia non può restare senza un vettore nazionale. Air France porterebbe i turisti a visitare le bellezze francesi, i castelli della Loira”. Era il marzo del 2008 quando Silvio Berlusconi pronunciò queste parole: era nel vivo la trattativa per la vendita di Alitalia ad Air France e, soprattutto, era nel vivo la campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile, che riportarono il centrodestra al governo del Paese.   Poche parole, quelle del Cavaliere, pesanti come pietre, che catapultarono nell’agone politico i destini dell’ex compagnia di bandiera e fecero naufragare un negoziato, di per sé già complicato anche a causa delle resistenze sindacali, ma che comunque sembrava indirizzato a concludere l’accordo con il colosso aereo franco-olandese.  Fatto sta che la sera del 2 aprile di 15 anni fa, il numero uno di Air France Jean Cyril Spinetta si alzò dal tavolo in corso con l’azienda e i sindacati e lasciò il

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Berlusconi, Draghi: “Assoluto protagonista, amato per umanità e carisma”

(Adnkronos) – “Esprimo il più sentito cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, assoluto protagonista della vita pubblica italiana degli ultimi cinquanta anni. Da imprenditore ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e dello sport, con spirito d’iniziativa e innovazione straordinari. Da leader ha trasformato la politica ed è stato amato da milioni di italiani per la sua umanità e il suo carisma. Alla famiglia, ai dipendenti del suo gruppo, alla comunità di Forza Italia, le più sentite condoglianze”. Così Mario Draghi sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.  

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Berlusconi, dalla corruzione alla mafia, da Ruby a Mediaset: la storia giudiziaria

(Adnkronos) – Per molti è stata la più grande persecuzione giudiziaria della storia, per altri la semplice e legittima attività d’inchiesta dei magistrati. È racchiusa in questi due estremi la storia giudiziaria di Silvio Berlusconi, quella in larghissima parte iniziata dopo la sua discesa in campo nel 1994 e che fa segnare una sola condanna definitiva. Dal 1994, dunque, Berlusconi ha dovuto affrontare 35 processi e rispondere di almeno 40 capi d’imputazione (fra i quali corruzione, falso in bilancio, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, concorso in stragi, frode fiscale, corruzione giudiziaria, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, aggiotaggio, insider trading, rivelazione di segreto d’ufficio, concussione, favoreggiamento della prostituzione minorile, traffico di droga, ecc).  L’unica condanna definitiva è arrivata il primo agosto del 2013: 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset (nel giugno del 2020 la vicenda è tornata a galla per la registrazione in cui il relatore in Cassazione di quella sentenza, Amedeo

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Berlusconi, Mattarella: “Grande leader politico, ha segnato storia nostra Repubblica”

(Adnkronos) – “Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane”. Lo dice il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio per la morte del fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi.   “Berlusconi – dice il presidente Mattarella – è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua ‘discesa in campo’, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo. La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti

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Berlusconi, da Moretti a Sorrentino: Silvio immortalato in tanti film

(Adnkronos) – Da ‘Il Caimano’ di Nanni Moretti a ‘Loro’ di Paolo Sorrentino la storia politica e imprenditoriale di Silvio Berlusconi ha ispirato diversi film, molti di metacinema, e molti documentari e non solo in Italia. Il primo in ordine di tempo è ‘Citizen Berlusconi (il presidente e la stampa)’, un documentario del 2003, diretto da Andrea Cairola e Susan Gray. Si tratta di un’inchiesta giornalistica, che analizza in maniera approfondita e documentata l’ascesa di Silvio Berlusconi dal monopolio della televisione commerciale al vertice del governo italiano. Il documentario è stato trasmesso per la prima volta nell’estate 2003 dall’emittente televisiva pubblica statunitense PBS e poi da altre emittenti americane ed europee, ma mai da una tv generalista in Italia.  È datato invece 2005 ‘Bye Bye Berlusconi!’, il film di satira politica diretto dal tedesco Jan Henrik Stahlberg. La pellicola è incentrata sulla figura di Silvio Berlusconi, i suoi collaboratori, le sue televisioni e, in generale, sulla situazione dell’Italia durante il

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Roccella, ‘per tanto tempo presenza donne sottovalutata, va valorizzata’

(Adnkronos) – “Quella di oggi è un’iniziativa apprezzabile che dura da molto tempo, 21 anni. Per tanto tempo la presenza delle donne nelle scienze è stata sempre sottovalutata e trascurata. Le pari opportunità devono partire da una riscoperta della forza delle donne in tutti gli ambiti e nella storia. E quindi premiare le donne in questo ambito, nelle stem, rivalutarle e promuoverle è fondamentale per il futuro. Può essere un modo per stimolare la consapevolezza delle donne di sapere fare tutto, le materie scientifiche come tutto il resto”. Così in un video messaggio la ministra per la Famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella, è intervenuta a ‘For Women in Science’ presso il Museo della Scienza di Milano    

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Berlusconi, da Arcore a ‘La Certosa’ a ‘Villa Grande’: il patrimonio immobiliare del Cav

(Adnkronos) – Giusto tre anni fa, a fine giugno del 2020, Silvio Berlusconi ha detto addio a palazzo Grazioli, sua residenza romana e storica sede di Forza Italia (per oltre vent’anni) per trasferirsi nella ex villa Zeffirelli sull’Appia antica, ribattezzata ‘Villa Grande’. Il nuovo quartier generale azzurro nella Capitale dove abitava il regista toscano a cui l’ex premier aveva concesso il comodato d’uso gratuito dopo aver concluso l’acquisto nel 2001 per 3 milioni e 375mila euro, comprende una dèpendance con piscina. Si tratta solo di una delle tante proprietà del vasto patrimonio immobiliare che fa capo al Cav, con proprietà non solo in Italia ma anche all’estero. Qualcuno giura che siano più di 20 le ville, comprese quelle nei Caraibi (Bermuda e Antigua) e in Francia (vicino Nizza). “Forse lui stesso lo ignora”, ama scherzare uno dei suoi più stretti collaboratori, uno dei pochi a poterlo chiamare ‘dottore’.  Una volta dismessi gli oltre mille metri quadrati al primo piano nobile

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Berlusconi, Meloni: “Un combattente, uno degli uomini più influenti della storia d’Italia” – Video

(Adnkronos) – ”Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente, era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione e dell’impresa”. Così la premier Giorgia Meloni in un video messaggio di cordoglio per la scomparsa di Berlusconi.   Con Berlusconi ”l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta”, dice il presidente del Consiglio.     

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Berlusconi è morto, le lacrime dei supporter davanti all’ospedale – Video

(Adnkronos) – “Siamo venuti qui per il presidente. È stato un uomo meraviglioso e un grande imprenditore, ha fatto la storia del Paese”. Emanuela ha la voce rotta. Appena ha saputo che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, era morto, non ci ha pensato due volte e assieme al figlio e al marito è arrivata davanti all’ingresso dell’ospedale San Raffaele di Milano per rendere omaggio al Cavaliere.  “Sono venuto apppsta per Silvio – dice all’Adnkronos il marito della donna, arrivato in bicicletta – è stato un grande imprenditore e un grande presidente della mia squadra del cuore, il Milan. È una grande perdita per tutti noi. Berlusconi è stato un visionario, un grande uomo”. Anche per Raffaele, arrivato da Napoli per fare visita a un familiare ricoverato nella struttura ospedaliera, la morte dell’ex premier è “un dispiacere” perché, osserva, “ha fatto la storia dell’Italia e l’ha cambiata pure, ha costruito un sacco di belle cose e ha dato da

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Berlusconi, chi sono gli eredi dell’impero del terzo uomo più ricco d’Italia

(Adnkronos) – Due ex mogli, cinque figli e 16 nipoti. La dinastia Berlusconi (Silvio è anche il bisnonno della piccola Olivia) conta grandi numeri come l’eredità che il Cav ha saputo costruire come abile uomo d’affari con interessi nel mondo delle costruzioni, dei media e del calcio. La più grande delle nipoti è Lucrezia, 31 anni, (madre di Olivia) figlia di Pier Silvio e sorella di Lorenzo Mattia e Sofia Valentina avute dalla conduttrice Silvia Toffanin. Poi ci i sono i figli di Marina Berlusconi (Gabriele e Silvio), ben cinque i figli di Barbara: Edoardo, Alessandro, Francesco, Leone ed Ettore Quinto. Tre invece gli tre eredi da Eleonora (Riccardo, Flora e Artemisia), mentre gli ultimi nipoti sono figli di Luigi (Emanuele Silvio e Tommaso Fabio nato nell’ottobre del 2022).   Sono la primogenita Marina e Pier Silvio, entrambi nati dall’unione con Carla Elvira Lucia dall’Oglio, a occuparsi maggiormente degli affari di famiglia. Un presunto squilibrio che aveva fatto storcere il

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Berlusconi e ‘l’editto bulgaro’ contro Biagi, Santoro e Luttazzi – Video

(Adnkronos) – Nell’intenso rapporto tra Silvio Berlusconi e la televisione non si può non ricordare l’intemerata del Berlusconi premier contro i conduttori Rai ritenuti di parte avversa, passata alla storia coma ‘l’editto bulgaro’. Il 18 aprile 2002, durante la visita di Stato a Sofia in Bulgaria, Berlusconi, da circa un anno presidente del consiglio per la seconda volta, pronunciò il fatidico diktat: “L’uso che Biagi, Santoro e Luttazzi hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga”. La stagione televisiva volgeva al termine e l’anno dopo i tre non vennero più chiamati a condurre programmi in Rai. La situazione si protrasse fino al 2006 quando, in seguito ad azioni giudiziarie, Biagi e Santoro ripresero a condurre programmi giornalistici sulla tv pubblica.     

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