Berlusconi, l’uomo che ha segnato una generazione: chi è per i nati negli anni 70
(Adnkronos) – Nel bene e nel male. Stando dalla sua parte o, al contrario, prendendone la maggiore distanza possibile. Sostenendolo o subendolo, comunque vivendo dall’inizio e fino alla fine tutta la sua vita politica. Silvio Berlusconi, imprenditore miliardario diventato premier, è stato anche l’uomo che ha segnato una generazione. Chi proprio nel gennaio 1994 per ragioni anagrafiche ha iniziato ad avere una coscienza politica formata, ha vissuto ‘la discesa in campo’ come un vero e proprio battesimo dell’età adulta. È cambiata in quel passaggio storico la prospettiva e, da allora, nessun altro protagonista della vita pubblica è stato così presente, rilevante, e ingombrante, come lui. L’Italia usciva frastornata da Tangentopoli, la coda euforica e inconsapevole degli anni Ottanta si era definitivamente esaurita, e l’uomo delle televisioni private, il super ricco che si sarebbe dimostrato capace di convincere milioni di Italiani a seguirlo, iniziava a dividere. Allora, molto più che oggi, la distinzione tra il bene e il male polarizzava